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L'aria che tira, nervi tesi sul reddito di Conte. Bocchino: "Non è etico che..."

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Si parla dei redditi dei parlamentari nel corso de L'aria che tira, il programma di David Parenzo su La7, e nel mirino di Italo Bocchino finisce il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, che nel 2023 ha dichiarato un reddito per il 2022 di 24mila euro lordi, il più basso della classifica. "Ha vissuto nel 2022 con mille euro al mese, poverino" attacca il direttore editoriale del Secolo. Frasi che indispettiscono Luca Telese, ospite in studio: "Era un avvocato che guadagnava molto, ora fa il leader di partito e i partiti sono senza soldi, cosa vuoi insinuare?". 

 

"Io non insinuo niente - continua l'ex parlamentare - ma è probabile che Conte quell'anno abbia avuto degli emolumenti sotto forma di rimborsi spese dal Movimento 5 stelle, come sembra probabile, e utilizzati sotto forma di rimborso spese perché non tassabili. Questo non è etico", afferma Bocchino che cita notizie lette sui giornali. Parole che fanno scattare il conduttore David Parenzo che vuole evitare la "querela natalizia": "Spieghiamo bene, Conte oggettivamente è stato un grande avvocato in un  importantissimo studio legale, ha fatto il presidente del Consiglio e avrà messo dei soldi da parte: quella dichiarazione si riferisce al pezzo di legislatura" in cui l'ex premier neanche era in Parlamento, da qui il tracollo delle entrate. Bocchino chiarisce che non è mai stata sua intenzione accusare Conte di evasione fiscale o di diffamarlo, e afferma di apprezzare di più chi versa un contributo maggiore all'erario grazie a guadagni elevati. 

Poco dopo arriva la replica di Conte che risponde alle critiche di FdI e sel senatore Gasparri:  "Sul mio reddito polemiche dell''altro mondo'. Si dovrebbe parlare del crollo del potere di acquisto e degli stipendi troppo bassi degli italiani. Per i giornali e alcuni esponenti della maggioranza Meloni pare però più interessante la mia dichiarazione dei redditi per l’anno 2022, pari a 24.359,00 euro lordi. Mi colloca in fondo alla classifica reddituale dei parlamentari, e questo ha scatenato discussioni, nonché attacchi ironici da parte di Fratelli d’Italia, che ha una leader che vive di politica da 25 anni". E in un lungo post ribatte: "Per buona parte dell’anno 2022 non ho percepito alcun 
reddito. Perché da inizio 2021, quando mi sono dimesso da Presidente del Consiglio, ho svolto attività politica con il Movimento 5 Stelle e dal Movimento non ho chiesto né ricevuto nessuna retribuzione, indennità o gettone di presenza". "Sono in aspettativa come professore ordinario dell’Università di Firenze e quindi non percepisco lo stipendio. Quanto alla professione di avvocato, per evitare conflitti di interessi fra le mie battaglie politiche e le mie attività di professionista ho preferito astenermi da qualsiasi attività professionale e autosospendermi dall’Albo degli avvocati di Roma. Subito dopo aver terminato la mia esperienza di Presidente del Consiglio mi sono stati offerti svariati incarichi professionali, ma li ho rifiutati".

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