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Ferragni, come uscire dalla crisi? "Molto ben strutturato". L'analisi del sociologo

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Non un Natale memorabile per Chiara Ferragni. Sotto l'albero l'influencer ha trovato una maxi-multa e un'inchiesta allargata, dopo il pandoro, alle uova di Pasqua. Il 24 dicembre l'imprenditrice è stata avvistata al parco insieme ai figli Leone e Vittoria e alla mamma Marina. Poi, però, il silenzio ha avuto la meglio ed è scomparsa dai radar. Secondo una notizia delle ultime ore, la moglie di Fedez avrebbe intanto attivato una squadra di avvocati per uscire dal periodo di crisi nera. L'improvvisazione e il dialogo con i suoi follower non basterà per ristabilire un buon rapporto con i sostenitori. "Dovrà inventarsi qualcosa di molto ben strutturato", ha premesso Massimiliano Panarari, sociologo della comunicazione all’Università di Modena-Reggio Emilia e autore della prefazione di Essere Chiara Ferragni scritto da Federico Mello per Aliberti Editore. 

 

 

Attraverso un'intervista concessa al Quotidiano Nazionale, l'esperto ha cercato di tracciare possibili scenari. "Di sicuro è una vicenda da non sottovalutare, nella quale elementi contestuali molto precisi – il Natale, la beneficenza, i bambini malati e sfortunati – si intersecano con fattori professionali fortemente caratterizzanti ovvero la reputazione, l’immagine e l’affidabilità rispetto ad aziende e follower. È una tempesta perfetta. Uno sponsor ha già salutato. Gli altri chissà", ha detto Panarari. Un successo nel ricorso cambierebbe le prospettive? Il sociologo è stato netto: "No. Il testo sibillino del messaggio pubblicitario potrà forse stoppare la sanzione, ma il punto – qui – è squisitamente etico. Una vicenda così forte tocca le corde più intime del rapporto fiduciario tra un influencer e il suo pubblico. E illumina confini insuperabili anche per la stella social più acclamata". 

 

 

E ancora: "Ha guadagnato grosse cifre da un’operazione benefica e solo le briciole sono arrivate al Regina Margherita, peraltro con tempistica differita e scollegata dal fatturato. I fan si sentono traditi, chiedono verità. Vestirsi di grigio, parlare di ’errore di comunicazione’ e donare un milione di euro all’ospedale pediatrico torinese è una risposta generosa quanto insufficiente". Quale la possibile soluzione a questo crollo di consenso? Massimiliano Panarari ha suggerito: "Se Ferragni utilizzasse la sua fama per riscrivere regole e percentuali di una corretta beneficenza fatta dagli influencer, forse il pandoro furbetto potrebbe venire dimenticato. Serve un anti macchia. Subito". 

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