Analisi dell'esperto

Ferragni, si sgretola un impero? Il docente Contri: "Crollo di reputazione", gli scenari

Mentre la Procura di Milano ha deciso di allargare l'inchiesta anche alle uova di Pasqua, Chiara Ferragni ha fatto perdere sue tracce. Dopo il videomessaggio pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale, l'influencer e il marito Fedez sono scomparsi dai radar. Stando alle ultime indiscrezioni, l'imprenditrice sarebbe "distrutta" e non uscirebbe "da giorni". La fuga dei follower e degli sponsor di certo non saranno motivo di conforto. Ad analizzare la vicenda e le ipotetiche conseguenze che questa potrebbe aver scatenato è stato il professore Alberto Contri, docente di Comunicazione Sociale presso l’Università Iulm di Milano. "Dal punto di vista strettamente della comunicazione è anche interessante vedere le migliaia e migliaia di post che vengono fuori dappertutto. Uno molto divertente dice che non esisterebbero gli influencer se non ci fossero i deficienters": così ha esordito parlando ai microfoni di Radio Radio. 

 

 

"In sostanza, significa che questi personaggi sono cresciuti a dismisura perché molta gente ha un desiderio estremo di poter vivere nello stesso modo, quindi vanno dietro alle promozioni di magliette, borse e vestiti che costano migliaia di euro. Sostanzialmente sono dei sogni e su questo la Ferragni ha costruito il suo impero", ha spiegato. Quanto accaduto con il pandoro-gate, ha però portato all'effetto contrario. Contri ha chiarito che questa condizione è "estremamente volatile perché in questo momento l'impero fatto da una reputazione di like, improvvisamente" inizia a disgregarsi e "lo scivolone su una buccia di banana gigantesca la dice lunga". 

 

 

Il docente di Comunicazione Sociale ha analizzato anche un altro aspetto: "Se si pensa all'invidia iniziale che diventa desiderio di far parte di questo mondo, quando si scopre che questi hanno fregato i soldi ai poveracci, la gente si incavola seriamente e si scatena. A questo punto scatta un altro fenomeno, gestito da agenzie specializzate, chiamato 'crisis management', ossia come gestire questo crollo di reputazione", ha detto. "In questo modo vediamo sia la Ferragni che Soumahoro mettersi una camicetta grigia, senza trucco e con aria dimessa, sperando di recuperare mostrandosi tristi e pentiti. Secondo me, dal punto di vista del crollo dei followers è una vera tragedia", ha dunque concluso.