Dopo il rinvio a giudizio
Soumahoro, Capezzone travolge Sansonetti: "Gli darebbe la coppa". Su Fazio e Saviano...
Sono state rinviate a giudizio Liliane Murekatete e Marie Therese Mukamitsindo, rispettivamente la moglie e la suocera del deputato Aboubakar Soumahoro. Secondo l'accusa, le due avrebbero evaso imposte allo Stato per più di due milioni di euro, con il sistema della cooperativa per l'assistenza ai migranti facenti capo alla Karibu di Latina. Con l'escamotage dell'emissione di fatture per operazioni mai effettuate e ricevute, erano riuscite a dirottare la somma da capogiro, poi reinvestita in spese pazze come l'acquisto di borse e abiti griffati, multiproprietà di lusso in Africa e feste. Parlando ai microfoni del Tg4, sul tema si è espresso Daniele Capezzone che, interfacciandosi con Piero Sansonetti, ha cercato di fissare il punto politico della questione.
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Come ha potuto l'onorevole Soumahoro non accorgersi di nulla? Questa è la domanda che tutti si pongono e che anche la conduttrice ha posto al direttore editoriale di Libero. "Un parlamentare che ha sempre mostrato il suo core business, cioè l'attenzione ai più fragili, agli ultimi, ai migranti che arrivavano in Italia", ha ricordato Stefania Cavallaro. "Io voglio cogliere il punto politico della questione, a noi degli aspetti giudiziari non interessa", ha premesso Capezzone. "C'è qualcuno che vorrebbe vedere, e io non sono tra questi, io sono un garantista, tutta la famigliola Soumahoro in ceppi. Io non sono tra questi. C'è qualcun altro, il mio amico Piero Sansonetti, che vorrebbe dare una bella coppa alla famiglia Soumahoro e premiarli", ha continuato, tirando in ballo il direttore de L'Unità, anche lui in collegamento.
"Per me nè ceppi nè coppa. Se tu vai in parlamento con gli stivali, fai tutti questi numeri e difendi i deboli, gli oppressi e, però, non ti accorgi di quello che accade a casa tua, poi saranno i giudici a dare la valutazione giuridica, però se non ti accorgi di nulla, la credibilità politica l'hai persa totalmente", ha spiegato il direttore editoriale di Libero. "Peggio di lui solo Bonelli e Fratoianni che l'hanno candidato e poi scaricato e tutto il caravanserraglio mediatico, Fazio, Saviano, Zoro, che l'hanno coccolato, vezzeggiato e ora si girano dall'altra parte. Metteteci la faccia", ha concluso Capezzone.