Flavio Briatore rincara la dose: "Comunisti e rosiconi", con chi ce l'ha
Flavio Briatore ha provocato un vespaio di polemiche per le sue parole, ad Atreju, sul turismo italiano. Il nostro è il "paese in cui i turisti stanno meno perché li fregano sempre. Abbiamo quella cultura di fregare la gente", ha detto tra le altre cose l'imprenditore e manager. "O ci raccontiamo delle storie o siamo realisti. In questo momento nel turismo l’Italia è quinta o sesta, la Turchia è più o meno come noi, la Grecia ci ha superato. Ci sarà un motivo?" spiega al Corriere rispondendo alle critiche ricevute. Con i social "se tu freghi un turista, lui lo scrive e lo sa tutto il mondo. Dobbiamo avere più rispetto, dobbiamo pensare che porta benessere al nostro Paese. Dobbiamo cambiare, ma anche abolire tanti passaggi burocratici", afferma mr Billionaire.
Come si fa a cambiare? "In questo momento c’è il governo Meloni che per la prima volta lo vuol fare, poi però c’è tutta la parte burocratica, comunista, che blocca tutto. C’è un sacco di gente che rema contro", afferma tuonando contro il solito "chiacchiericcio dei rosiconi e dei gelosi" per le critiche al suo nuovo locale di Cortina. Insomma, "in Italia c’è sempre la guerra dei no".