media e dolore
Vittorio Feltri fuori dal coro sui Cecchettin: "Innalzati a guru"
Gino Cecchettin, il padre di Giulia uccisa dall'ex fidanzato in un caso che ha profondamente scosso l'Italia, è diventato suo malgrado il simbolo della volontà di molti uomini di cambiare cultura e visione del mondo. Ieri è stato l'ospite d'onore di Fabio Fazio e Che tempo che fa, in precedenza aveva aperto le porte della camera della figlia ed è stato intervistato da Walter Veltroni. Il rischio di una sovraesposizione mediatica è evidente. Vittorio Feltri nella sua Stanza sul Giornale risponde a un lettore proprio su questo argomento e lo fa, premette, prima di aver visto in tv Cecchettin. Il direttore editoriale ipotizza: "Immancabile sarà il quesito: 'Si darà allora alla politica?'. E Gino dirà commosso che non può escluderlo, che anzi gli piacerebbe al fine di dare un senso al trapasso della figlia". In effetti, l'uomo ha spiegato a Fazio che probabilmente l'impegno suo e di Elena Cecchettin, l'altra figlia, si concretizzerà in una fondazione.
Parlare del contrasto alla violenza sulle donne è sacrosanto, afferma Feltri, ma "non comprendo perché elevare a guru nazionale" il padre di una ragazza uccisa dall'ex. Il direttore nota che c'è una "ossessione mediatica" che è "insana, come dimostra, ad esempio, la prima pagina del quotidiano Repubblica di qualche giorno fa, che recava la fotografia della cameretta di Giulia, il titolo era: Nella stanza di Giulia". Insomma, lo spazio privato della ragazza non aggiunge nulla alla vicenda e al contrasto alla violenza di genere. "È come se si trattasse di una diva di Hollywood e il paparazzo fosse riuscito ad introdursi in casa sua", questo è "feticismo" tuona Feltri.
Il direttore critica anche le tesi sostenute da Elena Cecchettin, che "attribuisce la responsabilltà della morte della sorella al patriarcato, allo Stato, al governo e sostiene che il fischio per strada sia una sorta di preludio del femminicidio". Ma sembra quasi che "è vietato non essere d'accordo" con questi argomenti. Feltri non ha intenzione di giudicare un uomo sofferente, ma l'ospitata da Fazio lascia perplessi, e non solo quella. "Non posso fare a meno di notare che i componenti di questa famiglia hanno dato prova di una capacità straordinaria di fare, per di più da subito, di un lutto una occasione per cambiare vita e carriera, per reinventarsi, per proporsi e per candidarsi alla copertura di ruoli attinenti alla politica" afferma Feltri sostenendo una posizione che farà discutere. .