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Alessia Pifferi, audio e bugie. Il criminologo Picozzi: "Pseudologia fantastica"

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Si è tenuto il primo dei quattro incontri tra i medici incaricati di svolgere la perizia psichiatrica dell'imputata Alessia Pifferi, la 38enne di Milano che nel luglio 2022 ha abbandonato la figlia per sei giorni a casa da sola, lasciandola morire di stenti. L'esame su Alessia Pifferi è stato svolto dopo la decisione della Corte d'Assise di Milano. La vicenda è stata riproposta a Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero. La donna era capace di intendere e di volere? Questa la domanda che ha aperto il dibattito. "Noi vediamo una persona ora e cerchiamo di capire com’era al momento dei fatti", ha spiegato uno degli psichiatri del team che la sta visitando. 

 

 

Per capire meglio quali fossero le condizioni di Pifferi verrà setacciato il suo cellulare. "Comunque sia io sì, sono già diventata molto brava, me l’ha detto anche la dottoressa, con mia figlia. Come accudisco mia figlia, come la pulisco, come la controllo, come guardo tutto, ogni minima virgola. Quindi mi ha fatto i complimenti anche la dottoressa al telefono, quindi su quello sì", aveva raccontato a un'amica, ma non risulta che la bambina sia stata presa in carico da un pediatra. 

 

 

A febbraio 2022 l'imputata disse che il padre di Diana si era ripresentato: l’amica a cui lo raccontò ha ammesso, però, di non averlo mai visto e di non averne mai saputo il nome. Nel racconto di Pifferi, l’uomo, un imprenditore benestante, avrebbe avuto atteggiamenti romantici nei suoi confronti e teneri nei confronti della figlia. Lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi ha spiegato che questo atteggiamento si chiama "pseudologia fantastica", un'elaborazione intenzionale e dimostrativa di esperienze che non è direttamente collegata a disturbi mentali gravi. 

 

 

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