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Polmonite cinese e bambini con le flebo. Bassetti: cosa non torna sugli antibiotici

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Il Mycoplasma pneumoniae, il batterio che sembra nascondersi dietro all’aumento di polmoniti nei bimbi in Cina, e poi in Vietnam e in alcuni Paesi europei, dalla Francia all’Olanda alla Danimarca, è un patogeno noto. Ma la vera preoccupazione può essere legata alla resistenza di alcuni di questi germi all’azitromicina, l’antibiotico che si utilizza in questi casi, soprattutto nell’uso pediatrico. Qual è il rischio? Ad Avanti popolo, il programma di politica e di attualità guidato da Nunzia De Girolamo, sul tema si è espresso Matteo Bassetti. "Il professor Burioni ritiene che queste immagini con i bambini, con le flebo, non ci fanno stare proprio sicuri. Possiamo stare tranquilli o no?", ha chiesto la conduttrice. "La Cina in questo 2023, per la prima volta, ha tolto ogni barriera. Si sono intersecate due cose molto importanti: grande freddo e la mancanza di restrizioni": così ha esordito il direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova. 

 

 

C'è un aspetto su cui bisogna porre l'attenzione: "Siamo rimasti per due anni senza che gli anticorpi facessero il loro lavoro. Alcune infezioni, anche diverse dal Covid, possono essersi disseminate", ha spiegato Bassetti. Ma c'è di più. L'infettivologo ha infatti ricordato che "in Cina la medicina del territorio non è forte e, quando c'è un problema, i bambini vengono portati negli ospedali. I bambini hanno le flebo ma stanno bene". "In Cina il 95% dei mycoplasmi sono resistenti all'antibiotico che si usa. È molto probabile che la Cina, che è uno dei Paesi che più usa gli antibiotici, può avere questo problema della resistenza. Se io sto male più a lungo, contagio molti bambini", ha concluso. 

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