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Giulia Cecchettin, Cazzullo loda il padre Gino: “Possibile spartiacque nella storia d'Italia”

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Una vicenda tragica che può portare a qualcosa di positivo per l’intero Paese. Aldo Cazzullo, in un articolo apparso sul Corriere della Sera, ricorda la storia di Franca Viola e la lega a quella di Giulia Cecchettin, assassinata dall’ex fidanzato Filippo Turetta: “È possibile che l’assassinio di Giulia e il discorso di suo padre Gino di ieri ai funerali siano un altro di quei tornanti nella vicenda nazionale. Il padre non ha puntato il dito contro nessuno. Non ha neppure escluso che in futuro maturino le condizioni per il perdono. Ma le sue parole più importanti non sono quelle rivolte all’assassino di sua figlia, sono quelle che risuonano per tutti gli uomini. Che non sono ovviamente colpevoli in modo indiscriminato, ma che portano una responsabilità. Tocca agli uomini educare i figli a rifiutare la violenza e a denunciarla. Tocca agli uomini parlare agli altri uomini. Non minimizzare le piccole violenze, perché talora è da lì che nascono le grandi”.

 

 

“Rispettare - prosegue Cazzullo - sempre e comunque le donne, molte delle quali portano come un peso nascosto il ricordo di tante piccole prevaricazioni. Non avere paura della libertà della donna, non considerarsi mai proprietari del suo corpo e della sua anima. Non girare la testa di fronte alle violenze e alle ingiustizie. Infine, l’invito forse più importante, accettare le sconfitte. I dinieghi e gli abbandoni, i no e i basta. L’ultima parola spetta alle donne”. Il messaggio del padre di Giulia deve rimanere come monito per tutti gli italiani, un vero e proprio spartiacque della storia d’Italia.

 

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