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È sempre Cartabianca, “retaggio maschilista”. Chirico inchioda Schlein sul Pd

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Nel corso della puntata del 5 dicembre di È sempre Cartabianca, programma televisivo di Rete4 con Bianca Berlinguer alla conduzione, va in scena il dibattito tra Annalisa Chirico ed Elly Schlein, segretaria del Partito democratico. L’argomento è quello del maschilismo e delle donne nei posti di potere: “Io - esordisce la giornalista - condivido quanto dice Schlein sul fatto che ci sia maschilismo in Italia e nella politica italiana. Vedo però adesso una svolta, con una leader donna nella maggioranza e nell’opposizione finalmente. Vedo però anche una differenza, mentre Giorgia Meloni abbiamo l’impressione che comandi nel suo partito, mi chiedo come sia possibile che nel Pd, ogni volta che si parla di chi guiderà il centrosinistra, il campo largo, il nuovo Ulivo, si fanno i nomi del sindacalista Maurizio Landini, di Giuseppe Conte del Movimento 5 Stelle, adesso anche di uomini del suo partito come Beppe Sala e Paolo Gentiloni. Lei per statuto dovrebbe essere il candidato alle prossime politiche, allora mi domanda, c’è un retaggio maschilista nel Pd per cui si fanno solo nomine di compagni del partito uomini e non si considera l’ipotesi Schlein a Palazzo Chigi? Oppure invece i suoi non la considerano adeguata per la corsa alle politiche”.

 

 

Parola a Schlein: “C’è una differenza, Meloni ha fondato il suo partito molti anni fa e ne è rimasta saldamente alla guida, senza mai essere messa in discussione. Io ho fatto una scelta diversa e mi sono candidata nell’unico partito non personale e non familiare d’Italia in questo momento, ho vinto legittimamente le primarie, ora ho un mandato per cambiare la linea del Pd e dargli una linea chiara sulle questioni sociali, del lavoro e ambientali. Penso che sia importante non avere partiti personali, il pluralismo è un valore”.

 

 

“Ma serve un federatore?” interviene così Berlinguer dopo il comizio di Schlein. Che prova a districarsi: “Tutti ci manderebbero a quel paese sulla questione federatore, le priorità sono altre. Io sto lavorando per rilanciare il Pd e costruire una coalizione vincente rispetto alle destre. Serve un progetto concreto per il paese, non retroscena sui giornali”. Una stoccata a chi nella sinistra prova a farla fuori.

 

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