giustizia e plemiche
Turetta e il gioielliere, Cruciani a valanga: fra quanto esce l'omicida di Giulia
Nicola Porro e Giuseppe Cruciani si confrontano al Tavolo per due, nella puntata di lunedì 4 dicembre di Quarta repubblica su Rete4. Si parla dell'omicidio di Giulia Cecchettin e degli scenari giudiziari del suo assassino, l'ex fidanzato Filippo Turetta. Il conduttore del programma e la voce de La Zanzara, su Radio 24, non sono d'accordo sul polemizzare, ad esempio, con Elena Cecchettin per le sue parole sul patriarcato. Cruciani nella sua trasmissione ha respinto la tesi che vuole tutti i maschi in qualche modo responsabili per il delitto di Giulia, ma Porro spiega che secondo lui non è opportuno attaccare persone che stanno vivendo un dolore così grande.
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Detto questo, Cruciani punta il dito sull'aspetto a suo dire più importante della vicenda, ossia la possibilità che Turetta sconti una pena più breve rispetto a quella che ci si aspetta. "Noi siamo il paese del perdonismo, e permettiamo a omicidi e pluriomicidi di uscire dopo qualche anno"; afferma il giornalista che fa una sorta di profezia: "Posso dirtelo qui stasera - afferma - è già scritto, Turetta uscirà dopo 20 anni. È un ragazzo, un criminale di 22 anni, e però il fatto che uno che commette un delitto così efferato, come successo In altri casi, possa uscire dopo vent'anni mi fa venire il sangue al cervello". "E quanto gli vorresti dare? 40 anni?", ribatte Porro. "C'è una cosa che si chiama ergastolo, ma in Italia nessuno lo fa", puntualizza Cruciani. Il parallelismo con il caso del gioielliere di Grinzane-Cavour condannato a 17 anni per aver ucciso due ladri è inevitabile. "Spero che non se li faccia in carcere, c'una sproporzione tra un omicida" che uccide l'ex fidanzata "e uno si è dovuto difendere", commenta il conduttore radiofonico.