L'Aria Che Tira, “è ora che il patriarcato finisca”. Bompiani batte sul tasto della fedeltà
La scrittrice Ginevra Bompiani è ospite dell’edizione del 5 dicembre de L’Aria che Tira, trasmissione di La7 condotta da David Parenzo. Il programma tv va in onda durante i funerali di Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta. E si approfondiscono in particolare le parole di Elena Cecchettin, sorella della vittima: “È un messaggio forte perché induce ad andare un po’ oltre l’emozione, di emozioni ne abbiamo tante, ma le emozioni passano, andare oltre significa interrogarsi sul patriarcato e su che cosa è. Se vogliamo che finisca il patriarcato ed è ora che finisca, sono settemila anni che ce l’abbiamo sul gobbo, dobbiamo mettere in questione delle nozioni molto importanti, a cominciare dal potere, dal dominio e dal successo, ma dobbiamo andare oltre e mettere in questione profondamente la nozione di fedeltà coniugale. Turetta dice che la voleva tutta per sé. Ora sposati o no, l’idea che la fedeltà sia un diritto è profondamente sbagliata, è una cosa patriarcale, di possesso. La fedeltà è una scelta amorosa e non un diritto”.
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Parenzo interrompe la sua ospite e le chiede se le cose siano cambiate o meno sul tema da quando lei era giovane. Bompiani risponde così: “Non abbastanza, perché la fedeltà fa tutt’ora parte del matrimonio. Ci sono altre due nozioni non toccate per niente, quella di vittoria e di sconfitta. Bisognerebbe disinsegnare ai ragazzi a scuola queste due parole, perché perdere è una cosa molto dolorosa, ma non è il contrario di vincere. Perdere vuol dire cambiare strada, ce n’è un’altra di strada quando la perdi, ne stai percorrendo un’altra che forse ti porterà in un luogo più interessante o altrettanto interessante di quello percorso. Perdere vuol dire cambiare, non vuol dire essere sconfitti”.