Vannacci, dopo l'incarico arriva l'inchiesta. Scatta la licenza "per motivi familiari"
Nel giorno successivo al conferimento del nuovo incarico come Capo di Stato Maggiore delle Forze Operative Terrestri, al generale Roberto Vannacci, autore del controverso libro bestseller Il mondo al contrario, è stato notificato l'avvio di un'inchiesta formale nei suoi confronti da parte della commissione costituita dopo le polemiche seguite alla pubblicazione del volume. In base agli esiti dell’inchiesta, che fa seguito all’indagine sommaria effettuata la scorsa estate, potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci. Comunicazione che ha raggiunto l'ufficiale dell'Esercito oggi dopo l'arrivo a Palazzo Esercito, sede dello Stato maggiore, per l’affiancamento in vista del nuovo incarico. Ricevuta la notifica dell’avvio dell’inchiesta formale, Vannacci ha preso un periodo di licenza per "motivi familiari".
"Mai temuto per la mia carriera". Il generale Vannacci torna in campo
Intanto Vannacci è tornato a parlare con una lunga intervista alla Stampa in cui definisce il suo nuovo incarico come "prestigiosissimo", e affronta temi di attualità come la violenza di genere. "Il paradosso è che pensare che la responsabilità di quella che chiamiamo cultura patriarcale sia di uomini forti e prevaricatori: è il contrario. Sono gli uomini deboli a fare del male alle donne. Noi educhiamo uomini deboli, non uomini forti", ha detto il generale. Alla domanda su come siano gli uomini forti, risponde: "Come mio nonno, classe 1898, orfano a 11 anni, in marina a 16, caduto decine di volte e si è sempre rimesso in piedi. Non ha mai alzato un dito su mia nonna e l’ha sempre rispettata. Quelli che ammazzano le donne sono uomini che non sanno stare da soli, che sono dipendenti da loro e che, quando temono di venire abbandonati, perdono la testa. Altro che maschi patriarcali: sono mollaccioni smidollati che abbiamo prodotto noi".