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Filippo Turetta, l'appello di Crepet al fratello: "Salvati almeno tu"

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Filippo Turetta, il 21enne che ha ucciso l'ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha incontrato ieri i suoi genitori. Stando a quanto si apprende, l'abbraccio con papà Nicola e mamma Elisabetta avrebbe tranquillizzato il ragazzo, che si sarebbe detto, ancora una volta, pronto a scontare la pena fino in fondo. La vicenda di cronaca, che da settimane ormai è al centro dell'attenzione mediatica, è stata anche argomento di dibattito a In altre parole, il programma guidato da Massimo Gramellini. Ospite in collegamento Paolo Crepet che, con sincerità, ha offerto ai telespettatori degli spunti di riflessione sui giovani e sull'educazione. "Se tu potessi dare un consiglio al fratello di Filippo, che consiglio gli daresti?", ha domandato in maniera diretta il conduttore. 

 

 

"Io sono cresciuto lì, non parlo contro quella terra, è la mia terra. Io sono cresciuto a dieci chilometri da Torreglia", ha premesso lo psichiatra, che poi è andato dritto all'interrogativo: "Io gli consiglierei di andare via", ha ammesso. "Andare via non è una vigliaccheria, è un diritto a sussistere, cioè ad esistere oltre a quel dolore, a quella condanna ingiusta", ha continuato. Il fratello dell'assassino, ha ricordato Crepet in diretta tv, "non ha fatto niente, non è complice, è un ragazzo, non c'entra niente". Quali sarebbero, oltre al dolore, le conseguenze da affrontare se il giovane decidesse di rimanere dov'è? Il saggista è netto: "Sguardi, parole bisbigliate, colpi di gomito al bar. Non gli consiglio per il suo bene...Salvati almeno tu", ha concluso. 

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