Filippo Turetta, Crepet è netto sui genitori: "Lo prendi per la giacca"
Dovevano incontrarlo due giorni fa, ma i genitori di Filippo Turetta hanno fatto dietrofront e hanno fatto saltare l'impegno preso con il figlio, l'assassino di Giulia Cecchettin ora in carcere. A In altre parole, il programma serale condotto da Massimo Gramellini e in onda su La7, la terribile vicenda di cronaca ha aperto il dibattito. In collegamento con lo studio, a rispondere ai quesiti del padrone di casa è stato Paolo Crepet. "Perché i genitori di Filippo non sono andati a trovarlo?", ha domandato in maniera diretta il giornalista. "Per l'eco dei sensi di colpa, che è terribile", ha affermato senza timore di smentita lo psichiatra.
“Gogna permanente”. Cosa devono fare i genitori di Turetta, il suggerimento di Crepet
"Forse ti vuoi posticipare una domanda terribile: 'Che colpa ne ho?' Diceva Pasolini: 'Quando un figlio sbaglia, per il 50% è colpa del ragazzo e per il 50% dei padri", ha continuato Crepet, riproponendo una citazione di uno dei più grandi poeti e registi del Novecento. Per il saggista, infatti, la colpa di tali disastri è di chi li educa: "Parole bellissime. Parole bibliche. Il nostro esempio non è solo 'Fai così, ma tu come sei? Quanto parli a cena? Quanto interrompi i loro silenzi? Quanto sei capace di essere controcorrente a quella voglia di stare da parte? Un insegnante è un provocatore, non può adattarsi alla calma piatta. Se c'è un ragazzo che esce dal gruppo, lo vai a prendere per la giacca", ha detto. Gramellini allora ha chiesto il motivo per cui, fin dalla fuga del ragazzo, il solo parente a parlare èstato il padre di Filippo. "Bella domanda. Forse perché la madre si sente ancora più in colpa. Probabilmente stiamo azzardando delle ipotesi, non conosciamo la famiglia", ha concluso Crepet.