Bruno Vespa, ovazione da Del Debbio: come smonta l'acrobazia della femminista
Bruno Vespa ride di gusto a Dritto e Rovescio su Rete 4. Il conduttore Rai, infatti, non è riuscito a contenersi mentre in collegamento ascoltava l’intervento di alcune appartenenti a un collettivo trans femminista di Salerno. Motivo di tanta ilarità? Ciò che ha detto una delle intervistate dall’inviato di Paolo Del Debbio sull’attacco alla sede della Pro Vita e Famiglia Onlus durante la manifestazione del 25 novembre: “Penso che dietro l'azione che è esplosa a Roma c'è sicuramente una rabbia collettiva – dice la ragazza – non penso però che spetti a noi condannare i fatti che sono successi. Sarà la magistratura a portare avanti l'analisi”.
L’inviato di Dritto e Rovescio però la incalza: “Ma voi siete un altro collettivo trans femminista. Quell'episodio lì, lo condanna lei o no?”. Valeria, questo il suo nome, risponde: “condanniamo la violenza però capiamo anche che possono esserci delle motivazioni dietro le azioni che sono state portate avanti. Ci chiediamo che ci si interroghi su quella che è la dimensione, il ruolo che hanno, sul ruolo che hanno negli ospedali”.
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In sottofondo una prima risata, sempre più fragorosa. Vespa non riesce proprio a non ridere e la telecamera lo inquadra. L’inviato di Del Debbio se ne accorge e suggerisce alla ragazza di guardare la tv di fronte a lei: “Guardi, guardi Vespa lì. Sta sorridendo”.
A quel punto, Del Debbio prende la parola e chiede direttamente a Vespa il perché: “Questa frase mi si perdoni il paradosso – dice il conduttore – sembra di quelli che dopo la strage del 7 ottobre a cui hanno chiesto ‘ma voi condannate questa strage?’ (rispondevano) ‘beh c'è ben altro che ha provocato questa strage’ hai capito?”. “Quindi – Vespa fa 2+2 – ‘condannate l'assalto a Pro vita?’ ‘Eh no noi non condanniamo perché c'è tutta una violenza contro le donne eccetera’. Il giornalista tira le conclusioni e attacca frontalmente le attiviste “E’ il benaltrismo. Evviva ragazzi. Ma così non andiamo da nessuna parte”. Applausi a scena aperta dallo studio.