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Covid, il prof. Andreoni è in ansia: “Persone meno attente, concentrazione di problemi”

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Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e professore ordinario a Tor Vergata, ha rilasciato un’intervista a Repubblica per fare un quadro della situazione dei vari virus a cui dovranno stare attenti gli italiani: “Quest’anno circoleranno le malattie stagionali, tipiche del freddo, alle quali si aggiunge il Covid. Non dobbiamo dimenticare che molte patologie negli anni scorsi erano praticamente scomparse, grazie all’uso delle mascherine e alle restrizioni varie, e ora ritornano, per il secondo anno. Parlo di influenza e sindromi para influenzali, di virus sinciziale per i bambini. C’è come una concentrazione di problemi, i ragazzi vanno incontro in un paio d’anni ad infezioni che avrebbero avuto in 4-5 anni di scuola”.

 

 

“Mi dispiace - dice il professore riguardo l’aumento dei casi Covid - un po’ vedere tanta gente che se ne va in giro anche se tossisce e starnutisce. È come se si stesse meno attenti anche rispetto agli anni precedenti all’arrivo del Covid, quando chi aveva un po’ di febbre e tosse se ne stava riguardato a casa. Adesso c’è una sorta di risposta al contrario, come se si volesse uscire comunque. Non si può dire che il Covid è finito. E nemmeno bisogna giocare sul fatto che adesso è ‘buono’ e meno pericoloso. Ormai nessuno fa più il tampone, quindi la circolazione è sottostimata in maniera mostruosa. Dobbiamo proteggere i fragili, facendoli vaccinare, ma anche cercando di ridurre al massimo la circolazione. Restando a casa quando stiamo male e facendo un tampone, soprattutto se abbiamo in programma di andare a trovare un parente o - chiosa Andreoni - un conoscente anziano o fragile”.

 

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