Polmoniti in Cina, l'allarme di Bassetti: "Batterio resistente all'antibiotico"
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha presentato qualche giorno fa una richiesta ufficiale alla Cina per ottenere informazioni dettagliate sull'aumento delle malattie respiratorie e sui cluster di polmonite segnalati nei bambini, raccomandando alla popolazione cinese "di seguire le misure per ridurre il rischio di malattie respiratorie, che comprendono la vaccinazione raccomandata, il tenersi a distanza dalle persone malate, il rimanere a casa quando si è ammalati, il sottoporsi a esami e cure mediche se necessario, l'indossare maschere se necessario, il garantire una buona ventilazione e il lavarsi regolarmente le mani". Secondo una notizia di oggi, però, si starebbe registrando un boom di casi di infezioni respiratorie infantili anche in Francia. Il dato, dopo l'esperienza della pandemia, è allarmante. A L'aria che tira, il programma di politica e di attualità di La7, David Parenzo ne ha parlato con Matteo Bassetti.
Sanità: in Francia crescita anomala polmoniti bimbi, micoplasma sotto accusa
"Capisco che sia difficile fidarsi dopo quello che è successo quattro anni fa, ma, stando a quello che la Cina ha comunicato all'Oms, sembrerebbe essere questo momento repentino di casi legato a virus che già conosciamo", ha premesso l'infettivologo. Al centro dell'attenzione ci sarebbe il batterio Micoplasma pneumoniae, lo stesso che ha causato la diffusione delle polmoniti in Francia. "È chiaro che questo è quello che la Cina ha comunicato. Io credo che l'Oms dovrebbe essere forte con tutti. In una situazione del genere, sarebbe bene che ricercatori e medici andassero a valutare da vicino", ha continuato Bassetti. "La Cina, per il primo anno, sta vedendo un primo allentamento delle restrizioni. È probabile che questo microrganismo sia tornato fuori. Ricordiamoci che non esiste un vaccino. Ciò che mi preoccupa, è che sono diventati resistenti all'antibiotico, che il mondo complottista e novax ha propagandato. Aver fatto disinformazione sui vaccini ha fatto diventare resistente un batterio", ha concluso.