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Stasera Italia, Facci smaschera la magistratura: “Lotta per il proprio potere contro la politica”

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L’intervista del ministro Guido Crosetto al Corriere della Sera e il tema della giustizia sono al centro della puntata del 27 novembre di Stasera Italia, talk show di Rete4 che vede Nicola Porro alla conduzione. Per commentare le parole del titolare della Difesa viene interpellato Filippo Facci, giornalista di Libero: “Il Ministro Crosetto ha detto che teme un'azione della Magistratura, non ha detto che ci sarà, temere un’azione della magistratura nei confronti di un governo in Italia è un pensiero legittimo, quanto più di ovvio ci sia, questo alla luce della storia del nostro Paese. Ogni amministrazione, ogni governo, anche di sinistra, dovrebbe avere quasi come ragione sociale l’incrociare le dita e temere che non ci sia un’azione di un singolo magistrato, non dell’intera magistratura. Un singolo indipendente anche dall’azione dell’Anm, che ricordiamolo non è un partito politico, ma è come se lo fosse, perché un sindacato, unico, che esprime una posizione ovviamente politica praticamente su qualsiasi cosa, dalla guerra in Ucraina alle questioni che la riguardano".

 

 

“Non è – specifica ancora Facci - particolarmente un’azione della magistratura contro il governo Meloni, è un’azione della magistratura, ritenuta un potere e non un ordine, contro il potere politico, che dovrebbe avere il primato, ma in Italia non è così. C’è un condizionamento scritto nella Costituzione per il quale è la politica rispetto alla magistratura a venire in secondo piano, quindi questo condizionamento è possibile. Nel 2000 la magistratura fece anche ricorsi alla Corte Costituzionale quando c’era il governo D’Alema, che diede il colpo più forte mai tirato alla magistratura, sull’ex articolo 11 della Costituzione”. “E’ un potere non elettivo che davanti a qualsiasi governo, magari alcuni in particolare, vuole ergersi a status in qualsiasi condizione politica, è più sensibile ad alcuni colori politici che ad altri, ma in linea di massima la magistratura lotta per il proprio potere, che non ha eguali per come è configurato strutturalmente. Non è così in nessun Paese del mondo, vuole rimanere tale”, le parole con cui il giornalista vuole smascherare le toghe.

 

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