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Giulia Cecchettin e l'audio, Crepet: i dubbi sulla voce e sulla parola "sparire"

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Ieri sera è stato diffuso l'audio in cui Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa insieme all'ex ragazzo Filippo Turetta e poi ritrovata senza vita in un canalone, si confida con un'amica e racconta i problemi riscontrati nella gestione del rapporto con l'ex fidanzato dopo la rottura. "Mi sento in una situazione in cui appunto vorrei che sparisse, vorrei non avere più contatti con lui, però allo stesso tempo lui mi viene a dire cose del tipo che è super depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che pensa solo ad ammazzarsi, che vorrebbe morire": queste le parole che la 22enne scandisce nella nota vocale. E ancora: "Non so come sparire. Nel senso vorrei fortemente sparire dalla sua vita ma non so come farlo, perché mi sento in colpa, che ho troppa paura che possa farsi male in qualche modo". A L'Aria che tira, il programma di La7, è Paolo Crepet a offrire un'analisi di quanto emerso nelle ultime ore. 

 

 

"È un deserto. Questa ragazza parla in un deserto e questo ragazzo parla in un deserto. Due deserti, entrambi chiusi dentro da qualche parte, in una galera che noi abbiamo costruito per loro. Provo a pensare a quante volta abbia pronunciato il verbo 'scomparire'. Scomparire è un verbo molto tecnologico da social media. Si chiama 'ghosting' in termini tecnici", ha premesso lo psichiatra. Poi ha continuato: "C'è la possibilità di chiudere improvvisamente un rapporto, ma quando c'è una dipendenza emotiva legata a quel rapporto che, a sua volta, è legato alla rete, diventa molto complicato. È come una sorta di doppio legame e questa ragazza lo ha detto nella maniera più chiara, più dolce, più disperata che si possa dire. Il cambio emotivo suona per tutti noi: tutti diciamo 'Ma qua c'è un cambio della voce'". Quindi lo sconforto e l'interrogativo: "Non era sola. E allora mi chiedo perché continuava a sentirsi sola. Perché l'abbiamo lasciata sola?". 

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