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Cecchettin, Bernardini De Pace e quel sospetto su Turetta: "Da tempo..."

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Come può un bravo ragazzo trasformarsi in un killer? Con questa domanda Paolo Del Debbio ha cercato, insieme ai suoi ospiti, di fare luce sui motivi che hanno portato Filippo Turetta a commettere un omicidio. La tragica storia di Giulia Cecchettin, la 22enne sparita insieme all'ex fidanzato e trovata senza vita in un canalone, è in queste ore al centro di qualsiasi discussione. La sorella della ragazza, Elena, proprio in diretta con lo studio del talk, ha affermato che Filippo non è un mostro ma un "figlio sano del patriarcato". L'uomo italiano è ancora condizionato dal patriarcato? A rispondere a questo quesito è stata Annamaria Bernardini De Pace. Per il celebre avvocato divorzista, è importante che le donne si rendano conto dai piccoli segnali quando qualcosa, in qualsiasi tipo di relazione, non va.

 

 

"La donna deve fare la battaglia, se c'è la battaglia, nei confronti di ogni uomo che incontra. La mamma col figlio, la moglie col marito, il ragazzo che incontri, l'uomo, il barista, il cameriere. La propria fierezza, il proprio orgoglio, la propria dignità, la donna intanto se la deve proteggere da sola. Tutti dobbiamo essere sentinelle sociali, tutti dobbiamo preoccuparci", ha spiegato Annamaria Bernardini De Pace. "Quando gli uomini si comportano male, che lo dicano, che parlino, che si interrompano. Le donne che vedono altre donne che subiscano, che glielo dicano, che dimostrino attenzione. Se io penso a Filippo, a come fosse stalkerizzante, sarebbe dovuto essere stato denunciato da tempo", ha continuato. "Bisogna avere il dovere della denuncia non il coraggio: è così che si fanno le sentinelle sociali. La donna che denuncia si trova in casa l'uomo e ne ha paura. Quando le donne denunciano, io devo metterle in protezione. Bisogna fare l'ordine di allontanamento civile", ha concluso l'avvocato matrimonialista. 

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