Giulia Cecchettin, la rabbia di Capezzone: tragedia usata dal Pd contro Meloni
Qualcuno a sinistra ha cercato di buttare in politica pure la morte della povera Giulia Cecchettin. Uno sciacallaggio che manda su tutte le furie Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero, che dedica la propria prima pagina proprio agli attacchi del Pd nei confronti del governo Meloni dopo il ritrovamento del cadavere della 22enne, vicenda per cui è stato arrestato, dopo l’indagine per omicidio, l’ex fidanzato, Filippo Turetta. “Il Pd trova sempre il modo di superare se stesso” esordisce Capezzone, che elenca i vari interventi da sinistra: “La prima avvisaglia è giunta da una scombiccherata dichiarazione di Alessandro Zan che già lasciava presagire uno sbilenco tentativo di colpevolizzazione degli avversari. Ma è stato sufficiente attendere pochi minuti per veder irrompere sulla scena l’ineffabile Laura Boldrini. Poi a stretto giro di posta Elly Schlein in persona contro ‘la cultura tossica del patriarcato e della sopraffazione’. Alé. Ancora un attimo, e, dietro la mano dell’assassino, qualche altro fenomeno progressista avrebbe visto le ombre nere, anzi nerissime, di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, o magari la responsabilità (oggettiva e soggettiva) di tutti i maschi, colpevoli in quanto tali”.
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Capezzone smonta le teorie degli esponenti del Partito democratico: “Questo riflesso da politicanti in cerca di nemici da impiccare moralmente è due volte stupido. Una prima volta, perché nessuna legge potrà estirpare il male dalla faccia della terra. E una seconda volta perché, se non si fosse accecati da un’ostilità selvaggia, si potrebbe serenamente riconoscere che il governo, attraverso il ministro Eugenia Roccella, ha proposto da mesi norme molto sagge per irrobustire il contrasto alla violenza sulle donne, dopo che purtroppo il vecchio ‘codice rosso’ si è dimostrato inefficace. In troppi casi, semmai, donne coraggiose hanno sporto denuncia, e non sono state adeguatamente protette. Così, l’esecutivo ha messo in campo un nuovo pacchetto che comprende misure promettenti, a partire da un uso maggiore del braccialetto elettronico e dalla segnalazione dell’avvicinamento fisico dell’aggressore alla persona minacciata, dando a quest’ultima, in caso di emergenza, almeno il tempo di sollecitare le forze dell’ordine”. Anche su una vicenda così dolorosa la sinistra non perde occasione di alzare la voce contro il centrodestra.
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