Che tempo che fa, Zaia contro la violenza sulla donne: "Una sfida per tutti"
Il presidente del Veneto Luca Zaia è stato ospite da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Tra una situazione di sgomento e imbarazzo generale, Fazio ha rotto il silenzio comunicando che Zaia ha indetto lutto regionale per il femminicidio di Giulia Cecchettin. “Non ho molte parole da dire, è chiaro che il problema sia grave, è chiaro che si debba fare qualcosa e che si è rotto qualcosa”. A quel punto ha preso la parola Zaia, che ha confessato: “Noi come comunità abbiamo sperato per tutti i sette giorni che Giulia Cecchettin potesse tornare a casa ma l’epilogo, come sapete, non è stato quello che speravamo. Penso non ci siano parole per descrivere il comportamento di questo ragazzo”.
"Noi dobbiamo intervenire. La scuola rappresenta per noi una grande opportunità di formazione: non si insegnano solo le lettere, la storia, etc...ma anche di formazione di vita. Bisogna approfittare di questo network che abbiamo, ovvero i ragazzi che vanno a scuola, per fare… pic.twitter.com/6TY59gvrM1
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) November 19, 2023
Poi ha continuato: “D’altro canto bisogna considerare che c’è una famiglia che sta vivendo una combinazione astrale assolutamente negativa tra il dolore e l’orrore. Noi dobbiamo intervenire e in questo la scuola rappresenta una grande piattaforma e risorsa per l’informazione di vita, dobbiamo parlare dell’educazione sessuale, dell’educazione all’affettività, della giornata del 25 novembre”. Zaia si è mostrato freddo e certo riguardo la questione sensibilizzazione: “Dobbiamo davvero imparare a sensibilizzare su questi temi”, aggiungendo che “questa è una sfida che non riguarda solo i giovani e la loro formazione, anzi, è un problema che riguarda intere generazioni in Italia”. Poi, l’invito finale: “Noi in Veneto abbiamo aperto uno sportello psicologico che dà consulenza gratuita su questi temi e penso che molti genitori sottovalutino evidenti segnali e indicazioni che i figli danno riguardo i rapporti con i propri partner, tra nevrosi e cenni di sofferenza”. Perciò ha concluso: “Chiunque in Veneto noti nei propri figli questi segnali, lo invito a chiamare il nostro sportello!”