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Giulia Cecchettin, la criminologa Bruzzone non ha dubbi: “Omicidio premeditato da Filippo”

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“Non si tratta più di una scomparsa, ma di un omicidio. C’è stato occultamento di cadavere e lui si è reso irreperibile”. Va subito dritta al punto la criminologa Roberta Bruzzone in un’intervista al Messaggero in cui parla del caso di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. “Il video - prosegue l’esperta - è la prova che probabilmente la ragazza non ha superato neanche la notte. C'erano tutti gli ingredienti che l'hanno destabilizzato al punto tale da progettare questo piano scellerato. Ci vedo molto la dimensione narcisistica e anche una profonda immaturità”.

 

 

Alcuni aspetti psicologici di Filippo hanno impressionato Bruzzone: “L'aspetto che mi colpisce è che probabilmente questo ragazzo aveva delle problematiche psicologiche importanti, di matrice narcisistica. Non è riuscito a elaborare la fine della storia e si è sentito inadeguato rispetto a Giulia. Perché lei gli obiettivi li aveva raggiunti e lui no. Evidentemente c'era una sorta di competizione diretta tra i due. Che Giulia non ha visto e non ha colto, ma da parte di Filippo c'era. E tutto questo accade a ridosso della laurea di Giulia. Un momento in cui lei avrebbe certamente spiccato il volo e avrebbe cominciato anche una sua carriera. Una fine definitiva, quindi, di quella relazione che lui non tollerava potesse avvenire. Probabilmente l'ha attirata in questa trappola con la consapevolezza che quel giorno lei a casa non sarebbe tornata”. “Io temo che Filippo abbia progettato il sequestro e l'omicidio di Giulia”, la considerazione finale su un caso che ha sconvolto l’Italia intera.

 

AGGIORNAMENTO 18 novembreIl corpo senza vita di Giulia Cecchettin è stato ritrovato sabato 18 novembre poco prima delle 12 in un canalone nei pressi del Lago di Barcis in provincia di Pordenone. A confermarlo la procura di Venezia e i carabinieri. Il corpo era in un canalone tra il lago e la zona di Piancavallo. 

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