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Jovanotti, annullata la tournée. Come sta: "Ho fatto un casino"

Luca De Lellis
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La sua vena autoironica e speranzosa Jovanotti non la smarrisce mai. Neanche dopo 4 mesi di sofferenza fisica, mentale, reale. Da quell’incidente in bicicletta a Santo Domingo del 15 luglio scorso, che provocò la frattura della clavicola e la rottura in tre diversi punti del femore, Lorenzo Cherubini, ma per tutti “Jova”, non si è ancora ripreso. “Procediamo, i muscoli fanno male, però va bene anche se ci vogliono tempo e pazienza”, ammette lui, visibilmente provato dalla riabilitazione che prevede “due sessioni di fisioterapia al giorno”. L’operazione nell’ospedale caraibico non è andata per il verso giusto, e questo ha complicato tutto. Compromettendo, inesorabilmente, la prossima stagione estiva del cantautore romano. “Non hanno riallineato il femore e quindi ho una gamba più corta dell’altra”, aveva informato qualche settimana dopo l’intervento.

 

 

 

 

Il tour in programma per il 2024 è saltato e l’amarezza è tangibile nella confessione di Jovanotti sul proprio canale Facebook: “Ho fatto un gran casino perché poi sento la responsabilità nei confronti dei musicisti, della mia squadra che avevo convocato per tutto il mio 2024 personale. Grazie al cielo sono professionisti in gamba e troveranno da fare”. Jovanotti ha vissuto momenti difficili nella sua vita, anche molto più del post-incidente che lo sta tormentando da mesi. Ma la sua saggezza gli ha sempre consentito di osservarli con fiducia, consapevole che le cose cambiano e anche le nuvole più scure sono destinate a eclissarsi nel tempo. Concentrato sul presente, con uno sguardo proiettato verso un futuro più luminoso: “Sto prendendo appunti, voglio creare nuova musica. Non fermo niente, lascio tutto aperto e non prendo nessuna decisione”.

Un domani che deve però ancora convivere con i malanni conseguenti all’incidente nella capitale dominicana: “Neanche gli ortopedici sanno quando avverrà il recupero completo, quando potrò cominciare a camminare senza stampelle. Intanto tra poco dovrò subire un’altra operazione per togliere una placca alla clavicola che mi si stava staccando”. Jovanotti si congeda, con quel sorriso autoironico e speranzoso di sempre, marchio di fabbrica del suo essere: “Rido per non piangere, perché ho fatto un bel casino ragazzi. Vi voglio bene e vi abbraccio amici miei”.

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