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Tagadà, Bompiani ci ricasca. La frase choc: “Sciopero? Prove di dittatura da Salvini”

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“La decisione di Matteo Salvini che tipo di atto è?”. È questo il quesito con cui Tiziana Panella, conduttrice di Tagadà su La7, accoglie nel corso della puntata del 15 novembre la scrittrice Ginevra Bompiani, che attacca duramente il ministro sulla precettazione dello sciopero generale previsto per il 17 novembre: “Lo ha detto subito lui, ‘io ho deciso e la legge me lo permette’, e non ‘la legge mi chiede di fare questo e quindi lo faccio’. È lui che decide e poi va a vedere se c’è una legge che glielo permette. Il che significa anche, non detto, ‘io sono nella posizione per cui se la legge non me lo permette io cambio la legge’. Queste sono prove di una dittatura e se la gente non se ne accorge quando avviene un atto così grave come la precettazione di uno sciopero con delle motivazioni così povere, così ignare… La gente deve poter viaggiare… Ma lo sciopero è proprio questo, dà fastidio, se non dà fastidio non succede niente. È un modo con cui i lavoratori si difendono”.

 

 

“È - va avanti Bompiani nel silenzio di Panella sul riferimento alla dittatura - una libertà che è stata conquistata duramente e in molto tempo, è una delle libertà che ci vengono tolte una per una”. La padrona di casa passa poi la parola ad un suo collaboratore in studio, senza approfondire ancora l’attacco mai visto a Salvini.

 

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