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Dritto e rovescio, "non è colpa dell'islam" e Giuseppe Cruciani sbotta

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Cosa c'è dietro alle tante storie di violenza e sottomissione maturate in famiglie di religione musulmana in Italia? Se ne parla a Dritto e rovescio, il programma condotto da Paolo Del Debbio su Rete 4 giovedì 9 novembre. Un esponente della comunità islamica pachistana, Munib, commentando la storia di una ragazza vittima del padre afferma che "non c'entra nulla la religione islamica ma c'entra sicuramente il papà che era violento", afferma. Insomma, ci sono atti "criminali mostruosi" ma la colpa nova ricercata nell'ambiente culturale e religioso. 

 

La parola passa a Giuseppe Cruciani che è di tutt'altro avviso. "Io non capisco come possa negare quello che vediamo", ossia "che l'Islam c'entri qualcosa con queste cose qui che avvengono nella stragrande maggioranza dei casi in Italia e in ambienti che si riferiscono all'islam come religione", afferma il conduttore della Zanzara su Radio 24. Insomma, i casi più o meno gravi di violenza sulle donne tra le comunità arabe e musulmane è innegabile che avvengano in contesti che "hanno come ispirazione la religione islamica, interpretata male o In senso negativo come volete", afferma Cruciani. "Non si può negare che queste cose avvengono in un contesto islamico", sintetizza il giornalista con il pachistano che ribatte: "Quindi è colpa dell'islam?". Insomma, due posizioni inconciliabili. 

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