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Piazzapulita, Formigli contro Meloni tira fuori il '39: "Colonialismo migratorio"

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Contro l'accordo tra il governo italiano e l'Albania sui migranti Corrado Formigli rispolvera i cinegiornali e la campagna militare dell'Italia fascista contro il Regno d'Albania del '39. Insomma, gira gira sempre lì di va a finire. "Che bellezza, mica siamo nel '39, mica andiamo in Albania a spezzare le reni al re Zog ma ci mandiamo I migranti, spezziamo i remi ai barconi", afferma il conduttore di Piazzapulita in apertura di puntata, giovedì 9 novembre. "Tremila disperati al mese a partire dalla primavera prossima, guarda caso proprio in prossimità delle elezioni europee", commenta il giornalista.

 

Insomma, per Formigli la mossa del governo di Giorgia Meloni non serve e costerà tanto, con il conduttore che accusa il premier albanese Edi Rama di "fare di tutto per entrare nell'Unione Europea". Tuttavia l'accordo per il trasferimento dei migranti dall'altra parte dell'Adriatico in attesa della decisione sullo status di profughi oltre ad alleggerire la gestione degli ingressi clandestini nel nostro Paese  è anche un segnale all'Ue e un modello per altri Paesi come detto dalla stessa premier Meloni. Ma quale sarebbe la soluzione per il problema dell’immigrazione irregolare secondo Formigli? Semplice, la ricetta è sempre la stessa e la propone direttamente a Meloni: "Anziché sognare un nuovo e un po' grottesco colonialismo migratorio in Albania perché non proviamo a rendere l'Italia un modello di integrazione efficiente? Perché in fondo accogliere non è solo più umano che respingere, ma sarebbe anche più utile" afferma il giornalista. Insomma, dentro tutti senza riserve. 

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