surreale
Rula Jebreal "scioccata" da Edith Bruck: attentatori in Europa sono fascisti
Inaspettate e vigorose: le parole della sopravvissuta ad Auschwitz Edith Bruck hanno suscitato parecchio scalpore. La scrittrice 92enne, testimone della Shoah, in alcune recenti dichiarazioni ha detto che "è vero, ho cambiato idea dopo il massacro dei bambini a Kfar Aza. Per anni, in Italia, abbiamo accolto tutti coloro che arrivavano dal mare. Io stessa dicevo: poveretti, dobbiamo aiutarli. Ma adesso è molto diverso" perché "l’antisemitismo sta attraversando la Palestina e l’intero mondo arabo", affermando anche di non avere più posizioni così distanti da quelle di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Durante la puntata di In Onda, programma di La7, in risposta alle frasi di Edith Bruck sono arrivate le critiche della giornalista e attivista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana, Rula Jebreal. “Per me sono scioccanti”, ha esordito l’ospite dei conduttori Luca Telese e Marianna Aprile. Jebreal si è lasciata andare a un ragionamento pittosto fumoso, con un fil rouge evidente: la destra nel mirino. “Vorrei ricordare a tutti quelli che ci seguono che gli attentati più gravi che sono accaduti in Europa, sono opera di gruppi neofascisti. Mi fa impressione che la destra che ha fomentato odio contro le minoranze, inclusi gli ebrei, oggi dica che bisogna difendere Israele” afferma citando i casi di Anders Breivik e Luca Traini e sorvolando sugli attacchi di matrice jihadista.
E poi ancora: “Se vogliamo contrastare l’illegalità internazionale e soprattutto le violazioni dei diritti umani e delle risoluzioni dell’Onu, non possiamo avere doppi pesi e doppie misure”. Jebreal si spiega meglio: “Se lo fa Vladimir Putin o se lo fa Israele è la stessa cosa, quindi bisogna assumere una posizione coerente”. A suo dire, la destra è il peggio del peggio: “Usa questa guerra in maniera opportunistica mentre fomenta l’odio dei neofascisti che parlano di ebrei non come cittadini europei, ma come una minaccia, in senso antisemita. Per anni hanno sfruttato l’antisemitismo per mandare un messaggio a chi vota”. La giornalista, in collegamento da New York, si è congedata con un appello ai politici di entrambe le fazioni politiche: “Vorrei dire loro che è nei momenti di pace che si fa la pace. Non bisogna ogni volta aspettare l’esplosione terroristica come accaduto con Hamas”.