Soumahoro, Capezzone non ci sta: "Se io fossi un politico che...riderebbero tutti"
A Dritto e rovescio, il programma di approfondimento giornalistico guidato da Paolo Del Debbio, ampio spazio è stato dedicato al caso Soumahoro. Sono scattati gli arresti domiciliari per Marie Therese Mukamitsindo e Liliane Murekatete, rispettivamente la suocera e la moglie del deputato e membri del cda della cooperativa Karibu. Dalle carte dell'indagine è emerso che i fondi destinati alla gestione dei richiedenti asilo e ai minori non accompagnati sono stati utilizzati per "finalità private: ristoranti, gioiellerie, centri estetici, abbigliamento, negozi di cosmetica". A commentare questa vicenda è stato Daniele Capezzone che, ospite in studio, ha spiegato il suo punto di vista sull'accaduto.
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"Io sono un garantista verso Soumahoro che non ha nulla a suo carico e verso la moglie e la suocera che invece hanno una questione significativa giudiziaria che si apre": così ha esordito il direttore editoriale di Libero. "Per ciò che riguarda Soumahoro, a me delle questioni giudiziarie che lui non ha, non interessa niente. Per me il punto è politico e, scusa la parola, a Oxford si direbbe, un problema di spu***namento totale", ha poi precisato, sottolineando un serio problema di incoerenza.
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Capezzone ha allora avanzato delle ipotesi per dimostrare come sia incomprensibile chi difende il deputato Soumahoro: "Scusa, ma se io fossi un politico cattolico integralista, che costruisce tutta la carriera su questo, e poi si scopre che mia moglie e mia suocera stampano materiale pornografico, riderebbero tutti", ha detto. E ancora: "Se fossi un politico che costruisce tutta la sua carriera sui diritti degli omosessuali e poi si scopre che mia moglie e mia suocera stampano materiale omofobo, riderebbero tutti", ha concluso il giornalista.