Telefonata-fake, Severgnini sorprende Gruber: "Ieri ho visto Otto e mezzo e..."
Riconosciuta la leggerezza e preso coscienza dell’imbarazzo provocato al governo, stamani con notevole senso dello Stato e delle istituzioni il consigliere diplomatico Francesco Talò ha rassegnato le proprie dimissioni al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Durante la puntata di Otto e Mezzo, in onda su La7 venerdì 3 novembre, Beppe Severgnini ha elogiato la sofferta decisione del diplomatico ex ambasciatore in Israele. “Intanto c’è qualcuno che si è dimesso – ha esordito l’ospite della conduttrice Lilli Gruber - e in questo il ministero degli Esteri si dimostra diverso rispetto a quasi tutto il resto dell’amministrazione pubblica italiana”. Poi una frecciata ai politicanti: “Finalmente qualcuno che si prende la responsabilità, cosa ignota a questo come a molti altri governi precedenti, che ne combinano di tutti i colori e nessuno si schioda mai”.
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Riguardo le conseguenze dello scherzo telefonico della coppia di comici russi Vovan e Lexus, “c’è sicuramente un po’ di imbarazzo, ma anche di preoccupazione, perché è chiaro che non è stato Vladimir Putin a riunire il Cremlino e a organizzare lo scherzo telefonico, però che questi due signori siano uno dei tanti modi utilizzati per infastidire i governi che sostengono l’Ucraina pare evidente”. Insomma, l’ipotesi del giornalista del Corriere della Sera è che si tratti di una delle tattiche spese dalla Russia per destabilizzare i governi nemici: "Se avevo un dubbio, guardando la puntata di ieri di Otto e mezzo l'ho dissipato", afferma il giornalista.
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C’è tempo anche per un po’ di solidarietà espressa da Severgnini nei confronti di coloro i quali hanno certamente commesso uno sbaglio, ma che per questo non vanno posti sulla graticola: “Ieri ho visto su diversi giornali e siti il nome della responsabile del desk dell’Africa, la diplomatica Lucia Pasqualini. Ecco, siccome lei non si può difendere lo faccio io: lei è una delle più brave giovani diplomatiche che abbiamo in circolazione. La conosco da 15 anni e l’ho vista lavorare in 3 diversi continenti. Se anche avesse sbagliato, il suo capo è stato elegante, e si è preso la responsabilità dimettendosi. Non esiste nessuno che non abbia mai commesso un errore”.