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Hamas, l'analisi di Fabbri: attacco a Israele avvenuto "per imbeccata iraniana"

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"È guerra di propaganda sul corpo degli ostaggi": questo il titolo con il quale David Parenzo ha aperto la puntata di oggi. A L'Aria che tira, il programma di politica e di attualità di La7, gli sviluppi del conflitto in Medio Oriente sono stati argomento di dibattito. In collegamento con lo studio, Dario Fabbri, esperto di geopolitica e direttore editoriale della rivista Domino. "La vicenda degli ostaggi è una vicenda che riguarda anche le trattative, i rapporti tra i Paesi, il ruolo che può avere in questo il Qatar. Per Hamas continuare ad avere questi ostaggi vuol dire continuare ad avere non solo il coltello, ma anche 240 persone in mano", ha detto il conduttore. 

 

 

"I numeri dello scambio di prigionieri non possono essere chiari. Il fatto che, non lo sappiamo ma può essere, il capo del Mossad si è recato in Qatar fa parte della grammatica": così ha iniziato Dario Fabbri. "Il celeberrimo conflitto di civiltà è soltanto nella testa di qualche criminale nato e cresciuto nel nostro continente perché gli eventi di questi tempi ci dimostrano che il Medio Oriente è molto diviso. Non esiste lo scontro tra islamici, cristiani ed ebrei", ha aggiunto l'esperto dopo aver appreso in diretta la notizia secondo cui una donna velata avrebbe questa mattina minacciato di farsi esplodere a Parigi. "L'attacco di Hamas a Israele avviene anche per imbeccata iraniana. Si è creato un fronte anti-iraniano che vede Israele al centro", ha concluso il direttore editoriale di Domino.

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