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Zerocalcare boicotta Lucca Comics: "C'è il patrocinio dell'ambasciata israeliana"

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Oggi torna in piazza chi condanna Israele e non Hamas. Sembra che molti abbiano già dimenticato quanto accaduto tre settimane fa, quando l'organizzazione politica e paramilitare islamista ha compiuto delle efferatezze indicibili. Eppure la sinistra dà avvio al boicottaggio anti-Israele. Michele Rech, da tutti conosciuto come Zerocalcare, ha annunciato che non parteciperà a Lucca Comics, il principale festival europeo dedicato al fumetto, ai giochi, al cinema e ai videogiochi. 

 

 

Fumettista celebre e fortemente apprezzato anche per la serie "Strappare lungo i bordi", Zerocalcare ha affidato ai suoi canali social l'annuncio. "Purtroppo il patrocinio dell'ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema": così ha esordito. “Lo so che quello sul manifesto è solo un simbolo, ma quel simbolo per molte persone a me care rappresenta in questo momento la paura di non vedere il sole sorgere domattina, le macerie sotto cui sono sepolti i propri cari, la minaccia di morire intrappolati in quel carcere a cielo aperto dove tanti ragazzi e ragazze sono nati e cresciuti senza essere mai potuti uscire”, ha continuato l'artista. 

 

 

Zerocalcare ha ammesso di non capire "com'è possibile che una manifestazione culturale di questa importanza non si interroghi sull'opportunità di collaborare con la rappresentanza di un governo che sta perpetrando crimini di guerra in sfregio del diritto internazionale, io onestamente non riesco a fornire una spiegazione". E ancora: "Non è una gara di radicalità e da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno, soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno ad esserci e che si sentiranno a casa, perché non ho mai pensato che i popoli e gli individui coincidessero coi loro governi. Spero che un giorno ci possano essere anche i fumettisti palestinesi che al momento non possono lasciare il loro paese", ha concluso il fumettista. 

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