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Hamas, Bruno Vespa va su tutte le furie: "Come si fa a non stare con Israele?"

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Attraverso un nuovo editoriale pubblicato sui canali ufficiali di Porta a porta, Bruno Vespa è tornato a commentare gli sviluppi del conflitto che sta mettendo in ginocchio il Medio Oriente e allarmando il mondo intero. Ieri Israele ha accelerato l'operazione su Gaza, intensificando i blitz con truppe e tank all'interno della Striscia, sebbene abbia specificato che non si tratta ancora dell'invasione di terra panificata. Nonostante il conduttore del programma di informazione e di approfondimento giornalistico che va in onda in seconda serata su Rai 1 abbia sottolineato che non si può rimanere inermi di fronte al dolore e alle vittime, si è detto però certo che la scelta giusta da fare è quella di "stare dalla parte di Israele". Senza se e senza ma. 

 

 

"Sondaggio dice 'Da che parte stai?': il 30% sta con Israele, il 25% sta con Hamas e il 40% non si pronuncia": con i dati alla mano, Bruno Vespa ha dato inizio al suo intervento. Quindi la premessa: "Allora, le immagini di Gaza con le sofferenze delle persone, con i bambini che muoiono che sono troppi, stanno in mezzo al cuore". Quello che è successo il 7 ottobre, quando Hamas ha attaccato all'improvviso Israele, massacrando i civili, per il giornalista "ha un'altra dimensione per la ferocia, per le donne violentate e poi uccise davanti ai figli, per i bambini bruciati vivi, per le case bruciate con le persone dentro e quando uscivano".

 

 

Il conduttore di Porta a porta ha continuato: "Ma al di là della violenza, che non è nemmeno quella dell'Isis e paradossalmente è peggio di quella dei nazisti, c'è un problema centrale. Non solo vogliono sradicare lo Stato di Israele ma vogliono uccidere tutti gli ebrei dovunque siano. E allora la gara s'affloscia". Vespa ha alzato i toni e si è indignato con chi non sa da che parte schierarsi: "Come si fa a non essere per chi altri vogliono uccidere, vogliono estinguere. Poi bisogna salvaguardare i diritti palestinesi, poi bisogna far educare ai diritti palestinesi, i cui peggiori nemici sono proprio quelli di Hamas, ma bisogna stare dalla parte di Israele perché siamo dalla parte dell'unica nazione democratica del Medio Oriente, che qualcuno vuole sopprimere con tutti gli abitanti dentro". 

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