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Caracciolo parla di "lunga fase". Gruber lo incalza: "Trappola per l'Occidente?"

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Ospite a Otto e mezzo, il talk-show di politica e di attualità condotto da Lilli Gruber, Lucio Caracciolo ha commentato in diretta gli ultimi sviluppi del conflitto che ha scatenato la crisi in Medio Oriente e ha rotto gli equilibri mondiali. Israele ha annunciato che "espanderà le operazioni di terra". Hamas, dal canto suo, ha affermato che "tank tentano di entrare a Gaza". L'esperto di geopolitica e direttore della rivista Limes è stato diretto e ha spiegato che quella in atto "è esattamente la guerra che Hamas voleva con l'operazione del 7 ottobre. Attirare gli israeliani di nuovo dentro Gaza, da cui erano voluti andarsene una volta e per sempre nel 2005, in combattimenti casa per casa, tunnel per tunnel, che probabilmente già da adesso saranno molto sanguinosi e le cui perdite civili saranno molto forti, con un guadagno dal punto di vista pubblicitario per Hamas e non solo nel mondo palestinese". 

 

 

Lilli Gruber è andata dritta alla questione e ha chiesto al suo ospite: "Parliamo di una grande trappola per Israele che rischia di diventare una trappola per l'Occidente?". Caracciolo non ha avuto dubbi: "Certo, anche se l’Occidente è abbastanza diviso. Paesi della Nato apertamente schierati con Hamas, altri molto meno. Se ne vedono di tutti i colori in campo occidentale". Su una possibile evoluzione della guerra e sull'inizio dell'invasione da parte di Israele di cui tanto si sta dicendo, ha aggiunto: "In questo momento noi vediamo come l'invasione via terra stia procedendo. La mia impressione è che Israele procederà per fasi. Non è la battaglia di Berlino, con un bunker da conquistare". "Sarà una lunga fase in cui Israele cercherà di colpire Hamas rischiando il meno possibile, sperando di dare agli americani un segnale di attenzione rispetto alle loro questioni", ha specificato l'esperto di geopolitica. 

 

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