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Tagadà, tra Battista e Gomez scatta lo scontro in tv sul Medio Oriente

Gabriele Imperiale
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“Ma che giornalista sei?”: mai un pomeriggio banale a Tagadà. Il programma pomeridiano di Tiziana Panella su La 7 ospita spesso scontri verbali tra gli ospiti che farebbero invidia ai migliori incontri di boxe del mondo. E Peter Gomez e Pierluigi Battista non hanno voluto essere da meno, lanciandosi in un match a distanza ad altissima tensione. Motivo del contendere: la visione dei due giornalisti diametralmente opposta su ciò che sta accendendo in Medio Oriente. Inizia tutto da Gomez che risponde all’analisi di Battista: “Cosa c’entra Hamas con il milione di ragazzi sotto i 18 anni che vivono da quelle parti e che oggi muoiono sotto i bombardamenti?”, domanda il giornalista de Il Fatto Quotidiano: “Non è un videogioco, non è un videogioco” sottolinea. Che il clima sia teso lo si capisce subito: “Io ho detto che non è un territorio occupato. Lo capisci?” risponde a muso duro Battista. “Te la spiego come fanno nei giornali israeliani” cerca di prendere il controllo della disputa Gomez “no, il giornale israeliano. Haaretz. Perché ce ne sono tanti di giornali nella democrazia israeliana” risponde colpo su colpo il giornalista ex Rai. “Perché devi polemizzare a tutti i costi?” chiede il direttore de Il Fatto. “Perché parli della Palestina che non c'entra niente” sottolinea Battista “la guerra Santa si chiama jihad, non è una guerra di liberazione nazionale”. I due ormai non vogliono saperne di abbassare l’ascia di guerra: “Abbiamo la dimostrazione, ascoltando Battista, come non ci sia nessuna volontà di discutere con serenità e razionalità di questa situazione” critica apertamente Gomez. “Se Battista si trasforma in un tifoso” prova ad argomentare ma nel frattempo il giornalista dell’Huffpost non si tiene: “Ma ti rendi conto? La caccia all’ebreo. Ma che tifoso? La caccia all’ebreo”. Gomez sbalordito domanda: “Da parte mia?”. Battista lo tranquillizza: “No, ma dico: parlando della caccia all'ebreo, uno parla di tifo. Io sono contro questa mostruosità che è accaduta”.

 

 

 

 

Fine primo tempo. Panella prova a sedare gli animi e dà la parola a Gomez che sottolinea i problemi interni del governo Netanyahu e dalla sua azione, a dire del giornalista, volta a “foraggiare” Hamas in questi anni. “Chi non studia la storia, ignora le sue radici, continua a commetterne di errori” dice Gomez “e tu sei l’esempio del rifiuto di studiare” attacca. Battista si agita mentre Panella cerca di richiamare i due ospiti a più miti toni. Nemmeno il tempo di finire una domanda che riparte la bagarre tra i due: “Insopportabile questo atteggiamento” sussurra Gomez. “Non è che tu hai il monopolio dell'indignazione, capito? È chiaro questo?”, domanda Battista. A questo punto lo scontro è sempre più serrato: “Ma chi si è indignato?” commenta Gomez, che poi lancia la bordata: “Non ti rendi conto di sembrare un pazzo?”. Apriti cielo, la pace ormai è un lontano ricordo. Battista visibilmente seccato riprende la parola: “Tu sei un pazzo, perché dici delle cose che non hanno senso. Parli dello stato palestinese quando c’è la Jihad” esclama e chiude il confronto: “Ma che giornalista sei?”. Sipario.

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