Meloni e affaire Giambruno, Paolo Mieli: "Chapeau per forza e coraggio"
L'affaire Andrea Giambruno non ha indebolito minimamente Giorgia Meloni, che, anzi, ne è uscita rafforzata. A parlare chiaro sono i dati. La conferma arriva dal sondaggio Dire-Tecnè, mostrato in apertura di puntata a Quarta Repubblica dal conduttore Nicola Porro. Il 29% della popolazione, se si andasse alle urne, voterebbe per Fratelli d'Italia. E questo risultato è stato commentato in diretta da Paolo Mieli. "Un Presidente del Consiglio che ha avuto un anno così difficile e si trova ancora al 30% nei sondaggi è un dato importante", ha affermato il giornalista.
Littizzetto non vedeva l'ora, la "letterina" di fuoco a Meloni
Il premier ha dovuto affrontare negli ultimi giorni l'ennesima sfida, quella legata alla fine della sua relazione quasi decennale con il giornalista e padre della figlia Andrea Giambruno e con le reazioni dell'opinione pubblica che il fatto ha scatenato. E invece, come ha ammesso Paolo Mieli, incitato da Porro a commentare quanto accaduto, "la mia parte politica ancora una volta è stata presa in contropiede. Io quel coraggio non lo avrei trovato, lì ci vuole di più del coraggio". Doccia fredda per la sinistra che, anche in questa occasione, non ha trovato pretesti ai quali aggrapparsi.
La sinistra prova a cavalcare l'addio a Giambruno, ma i sondaggi premiano Meloni
Il giornalista, commentando il modo con cui la leader di Fratelli d'Italia ha fronteggiato il fuoco di fila mediatico e le critiche delle opposizioni politiche, è stato autore di un elogio diretto e privo di freni: "Tutti siamo rimasti turbati per la sua forza e il suo coraggio. Quando ho letto quel post mi sono emozionato e ci ho letto dentro molte cose. Chapeau", ha ammesso.