il caso
Vittorio Feltri: Meloni-Giambruno? "Cosa è davvero sconcertante"
Vittorio Feltri interviene nella sua Stanza, sul Giornale di sabato 21 ottobre, per rispondere a un lettore che gli chiede conto del trattamento riservato ad Andrea Giambruno. Il direttore editoriale, che aveva difeso il giornalista Mediaset e ormai ex compagno della premier Giorgia Meloni per i fuorionda pubblicati da Striscia la Notizia, premette che "quello che accade in un ambito così intimo riguarda solo e unicamente i diretti protagonisti e soltanto questi possono sapere come stanno davvero le cose". Poi afferma: "Ho difeso Giambruno, è vero, e lo farei ancora, perché nella sua condotta non ho ravvisato nulla di scandaloso, eppure sembra che egli abbia compiuto chissà quale crimine a sfondo sessuale, che sia stato sorpreso a letto con un'altra" o anche peggio. Insomma, a "disgustarci" dovrebbe essere questo: "la capacità di fare in un momento di un essere umano una sorta di bestia".
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Le frasi rubate e mandate in onda per Feltri sono "poco eleganti, ma ancora una volta non mi posso dire sconcertato. Mi sconcerta piuttosto che Mediaset stia valutando di punire, forse mediante il licenziamento, il suo giornalista" scrive il direttore che ricorda quando per episodi simili "nessuno è mai stato stroncato e lasciato a casa". Insomma, sarebbe una "punizione eccessiva, sproporzionata" per "qualche battutaccia, per quanto di pessimo gusto".
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"Con il mostro di Firenze o con i terroristi dell'Isis siamo stati più gentili, più umani, più clementi", si legge nella risposta al lettore in cui Feltri si chiama fuori dal coro di accusatori di Giambruno e in cui loda Meloni, che tuttavia "non era tenuta a dare spiegazioni" sulla vicenda. In generale, la premier e l'ex compagno sono "entrambi vittime di un sistema mediatico spietato", senza rispetto del dolore e del privato, conclude,