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Sallusti schianta Zan: "Stupidità al cubo", uscita surreale su Meloni-Giambruno

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Nel mare magnum dei commenti che hanno seguito l'annuncio della fine della relazione tar Giorgia Meloni e Andrea Giambruno ce n'è stato uno davvero esemplare per un certo modo di vedere le cose e la politica. Un'uscita che è al centro dell'articolo di Alessandro Sallusti sulla prima pagina del Giornale di sabato 21 ottobre. Sotto la lente del direttore finisce un commento del deputato del Pd Alessandro Zan, noto per la proposta di legge contro l'omofobia e le campagne per i diritti Lgbt.

 

Zan ha dichiarato: "Almeno lasciate in pace le famiglie che vogliono stare insieme". "Quale sia il nesso tra il fallimento di un'unione etero e i diritti Lgbt proprio non si capisce - commenta Sallusti - Certo, molti matrimoni finiscono con una rottura più o meno fragorosa (...)  Finiscono gli amori etero e finiscono in egual modo e misura quelli gay, tra i quali l'ultimo che ha fatto notizia è quello tra il cantante Tiziano Ferro e il compagno Victor Allen, naufragato in un divorzio con di mezzo due bambini adottati di pochi anni". Insomma, dietro all'affermazione di Zan c'è l'idea che una persona che si separa non abbia il diritto di difendere la famiglia tradizionale. "Qui la stupidità si eleva al cubo. Certo, la rottura della relazione è un fallimento doloroso, ma lo è proprio perché si riferisce a qualcosa in cui si crede profondamente. Sarebbe come dire seguendo lo Zan pensiero - che un imprenditore che fallisce è la dimostrazione dell'inutilità dell'impresa, che il peccatore è la prova dell'inesistenza di Dio", commenta Sallusti. 

 

Secondo il direttore Meloni con il suo post, pubblicato ieri mattina, "dimostra coerenza", "difendere il nucleo della sua famiglia" e mentre "annuncia la sua decisione" si riferisce alla "gioia per quello che è stato, il rispetto e la fermezza che le ha permesso di scalare la montagna della vita e della politica". Alla faccia dei vari Zan. 

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