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Santoro evoca il disastro: "Terza guerra mondiale", la scintilla che può scatenarla

Gabriele Imperiale
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“Siamo di fronte a una scintilla che può provocare la terza guerra mondiale”. Michele Santoro guarda a Gaza e all’idea di un’invasione di terra da parte di Israele come a un pericolo mortale. Il giornalista, ospite giovedì 19 ottobre di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, non usa mezzi termini nella sua analisi di ciò che sta avvenendo in Medio Oriente. Pensiero di Santoro che inizia da una premessa legata ad Hamas: “Il terrorismo è un nemico dei popoli. È nemico della questione palestinese però Hamas non si può ridurre semplicemente a una forza terroristica” perché, spiega, “è egemone tra i palestinesi. È di gran lunga la forza politica più importante anche a livello mondiale”. 

 

Il vero nodo della questione per Santoro è “come tratteremo la questione dei civili a Gaza” perché “sarà fondamentale per comprendere quello che succederà dopo”. Ma dopo cosa accadrà? Una ipotesi è che "lo Stato di Israele si assuma la responsabilità di gestire il territorio, cacciando fuori i palestinesi”, provocando però "la diaspora del popolo palestinese che - avverte l'ex volto della Rai - alimenterà in tutto il mondo un odio nei confronti dello Stato d'Israele”. Questo perché la questione palestinese riguarda “tutto il mondo arabo e il mondo islamico”. 

 

Il giornalista a questo punto mette in guardia i telespettatori: “Ci troviamo di fronte a una scintilla (l'offensiva via terra di Gaza, sempre più probabile, ndr) che può provocare la terza guerra mondiale”. Santoro poi formula gli altri ipotetici scenari: “La seconda possibilità è che gli israeliani caccino fuori una gran parte dei palestinesi che oggi stanno a Gaza” per poi operare in “una zona di maggiore controllo”. Ma, conclude il conduttore “tutte e due queste soluzioni mi sembrano assurde” perché – Santoro fa un aperto invito alla pace e al cessate il fuoco - “noi dobbiamo difendere il fatto che il popolo palestinese non venga cacciato da Gaza, non venga espulso”.

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