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Dimartedì, scontro tra Italo Bocchino e Piccolotti. Su cosa litigano

Gabriele Imperiale
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“Vabbè non è roba tua, lasciamo perdere”. E' Italo Bocchino show a Di Martedì su La 7. Ospite di Giovanni Floris, il direttore de Il Secolo d’Italia discute - di nuovo - con la deputata di Sinistra Italiana, Elisabetta Piccolotti e lo fa su ciò che sta succedendo in Medio Oriente. “Studi meglio e torni alla prossima puntata!” è il punto di più alta tensione nella discussione tra i due. Ma andiamo con ordine. “Voi europei vi indignate sempre quando facciamo una rappresaglia ma non vi ricordate mai perché l’abbiamo fatta” ricorda Giovanni Floris rileggendo agli ospiti una dichiarazione dell’ex premier israeliano Shimon Peres e dando il via ai commenti dello studio. 

 

 

 

 

Raccoglie la palla per primo Bocchino, che esordisce: “la soluzione – la Piccolotti l’ha detto ma poi svia perché è ideologicamente portata a sbandare” – punge la deputata – "la soluzione è quella delle Nazioni Unite del 1947. Due popoli e due stati”. Tanto basta per dare il via alla discussione tra i due. Piccolotti, non inquadrata dalla telecamera, dissente vistosamente. “Vabbè non è roba tua, lasciamo perdere. Studi meglio e torni alla prossima puntata” prova a spegnere subito le polemiche l’ex deputato del Popolo delle Libertà. “Quindi i confini del 48?”, tenta una difesa Piccolotti ma Bocchino riprende subito la parola: “Studia meglio. Ci sono gli esami di settembre”. 

Floris tenta di riportare la calma in studio. Bocchino, dopo l’intervento del padrone di casa, chiude il suo pensiero: "Ritorniamo a due popoli e due Stati”, dice il direttore. Israele secondo Bocchino “non deve reagire andando a fare i morti a Gaza” ma “ha il diritto di andare a prendere uno per uno, casa per casa” – Picolotti tenta l’ultimo affondo “con le bombe? Uno per uno?” – “i terroristi di Hamas. Uno per uno” chiude il giornalista, mentre Floris riprende il controllo dello studio prima che lo scontro continui.

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