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Otto e Mezzo, la sentenza di Caracciolo: "Rischio attentati? Una certezza

Luca De Lellis
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Sembra di tornare a qualche anno fa, quando Bruxelles così come Parigi erano costantemente teatro di attentati di matrice terroristica. Nella capitale belga, nella serata in cui si gioca la partita di calcio  Belgio-Svezia, un terrorista ha rivendicato la propria appartenenza all’Isis dopo aver ucciso a colpi di kalashnikov due uomini di nazionalità svedese. “Mi sono vendicato per i musulmani uccidendo svedesi, si vive e si muore per la religione”, ha detto in video sui social il protagonista del delitto, fuggito in scooter. Durante la puntata di Otto e Mezzo – programma in onda su La7 - il direttore di Limes Lucio Caracciolo è stato chiamato a commentare la pericolosità delle conseguenze del conflitto tra Israele e Hamas: “Questa situazione si ricollega chiaramente a ciò che sta succedendo in Medio Oriente”, ha commentato l’ospite di Lilli Gruber.

 

“Ricordiamo che Francia e Belgio sono i due paesi dove purtroppo ricorrono questo tipo di attentati”. Quali sono le ragioni che si celano dietro questo accanimento con Bruxelles e Parigi? Secondo l’opinione di Caracciolo, alla base c’è il fatto che “la Francia è il paese con la più grande comunità musulmana ed ebraica d’Europa. Anche in Belgio i musulmani sono tanti, gli ebrei un po’ meno”. In ogni caso la situazione è compromessa, e il futuro sembra ormai segnato se il conflitto non si estinguerà nel giro di un breve periodo: “Il clima che si è creato va molto al di là del Medio Oriente e ci deve mettere in allarme”.

 

A quel punto interviene la conduttrice, Gruber, che cita Giorgia Meloni quando afferma che in Italia la situazione è sotto controllo. Caracciolo è di differente avviso in merito, ed esorta a una maggiore attenzione: “Toccando ferro, la nostra storia è diversa rispetto a quella di Francia e Belgio. Però il fatto che non siamo in allarme, francamente credo che sia assurdo. Certo che lo siamo, basti vedere le strade in cui sono state rafforzate tutte le procedure di sicurezza”. Poi la sentenza finale: “Più va avanti la guerra tra Israele e Hamas, più ci sarà la certezza di nuovi attentati”. 

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