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Israele, Capezzone inchioda la sinistra: “Scaricheranno tutto su Netanyahu. Ma è colpa di Hamas”

Tutta colpa di Hamas, anche se la sinistra dirà altre cose. Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero, profetizza le prossime mosse dell’opposizione sulla guerra scoppiata dopo l’attacco ad Israele e mette già i fari su ciò che sarà detto per andare piano piano contro lo Stato ebraico: “Nelle prossime ore e giorni scorrerà molto sangue a Gaza, e un elevatissimo prezzo sarà certamente pagato in termini di vite umane. In quel momento, è facilmente prevedibile che una parte significativa della sinistra italiana, politica e mediatica, coglierà la palla al balzo per tentare di scaricare su Israele e sul suo premier Benjamin Netanyahu la responsabilità dei lutti. Molto è già pronto in questa direzione, e il protocollo delle mediocri furbizie è ormai collaudato. Il primo giorno si esprime solidarietà a Israele, il secondo arrivano i distinguo, il terzo si sceglie un posizionamento ambiguo, il quarto si dà sponda agli studenti anti-Palestina, e il quinto il rovesciamento della frittata arriva perfino naturale. Nessuno può essere così ingenuo da non capire che questo è esattamente ciò su cui Hamas conta, un’ondata mediatica che faccia mutare l’orientamento dell’opinione pubblica mondiale, offuscando e confondendo le responsabilità, mescolando e sovrapponendo tutto”.

 

 

“Si vuole – prosegue Capezzone nel suo articolo apparso sull’edizione del 14 ottobre di Libero - ciò che non è parificabile, cioè un’organizzazione di terroristi tagliagole da una parte e l’unica democrazia del Medio Oriente dall’altra (peraltro accerchiata da nemici che vogliono distruggerla). Ma questo è esattamente lo schema di ragionamento e la scaletta dei discorsi a cui assisterete in molti programmi televisivi e su numerosi giornali. Ecco diciamo con chiarezza a media e politici di sinistra, non provateci, perché non ve lo consentiremo, e ribatteremo colpo su colpo con la forza degli argomenti. Israele ha tutto il diritto di difendersi e di contrattaccare, con l’obiettivo di mettere un nemico bestiale nella condizione di non nuocere più. Ma ciò che più conta è che Gerusalemme si sta muovendo mantenendo la testa lucida e rispettando le norme internazionali”.

 

 

Il giornalista evidenzia altri punti chiave del conflitto in Medio Oriente: “Ogni singolo morto che purtroppo ci troveremo a enumerare va messo sul conto di Hamas, e solo di Hamas. È stata Hamas a scatenare la guerra, è stata Hamas a macchiarsi di crimini disumani, ed è ancora Hamas a dire no all’evacuazione delle donne e degli uomini palestinesi. Le stesse Nazioni Unite, anziché diffondere un giorno sì e l’altro no obliqui messaggi contro Gerusalemme, avrebbero il preciso dovere di favorire e accelerare l’evacuazione, assistendo e guidando la popolazione in tal senso, ed evitando in ogni modo (anche involontariamente, anche inconsapevolmente) di offrire una sponda all’orrendo calcolo di Hamas, che invece sembra quasi augurarsi un massacro in mondovisione”.