Dritto e rovescio

Cecchi Paone tuona contro il crocifisso a scuola, che duello con Sardone

Con la ripartenza delle scuole, torna la questione del crocifisso nelle aule. Questa volta a scatenare un profluvio di polemiche è stato un provvedimento della dirigente scolastica della scuola media Focherini di Carpi, Federica Ansaloni. La preside dell’istituto comprensivo Carpi Nord, in occasione dell’estate e dei lavori di ristrutturazione e pittura dei locali, ha deciso di rimuovere i crocifissi presenti nelle aule: "Il crocifisso è un simbolo religioso. Qui siamo in una scuola, non in una chiesa", ha detto. Un gruppo di genitori e di insegnanti ha chiesto di ripristinarli. Il tema ha acceso il dibattito a Dritto e rovescio, il programma di approfondimento giornalistico condotto da Paolo Del Debbio. Protagonisti di un confronto sono stati Alessandro Cecchi Paone e Silvia Sardone. Se per il primo non è accettabile la presenza di oggetti religiosi a scuola, per la parlamentare della Lega è bene che l'Italia non si senta costretta a rinunciare ai propri valori e alla propria storia. 

 

 

"L'errore grave è questa contrapposizione: chi si deve integrare e chi non si deve integrare. L'Italia per fortuna è diventata un Paese moderno, una democrazia occidentale che prevede la laicità e la neutralità dello Stato rispetto a tutte le religioni per rispettarle tutte. L'errore che hanno fatto a Carpi è stato dire 'Lo togliamo per non disturbare l'Islam'", ha detto Cecchi Paone, interrogato dal conduttore Paolo Del Debbio. Poi ha continuato: "No, lo togliamo perché c'è il nuovo concordato, firmato da Craxi nel 1984, recepito dalla Costituzione nell'articolo 7 che dice che il cattolicesimo non è più religione di Stato e che l'Italia non ha religioni di Stato". Silvia Sardone ha ribattuto: "L'Italia, l'Occidente o è cristiana o non lo è. E non lo dico io. Lo diceva Oriana Fallaci". Cecchi Paone ha alzato i toni: "Un'enorme stupidaggine". "Allora anche lei diceva stupidaggini? Chi viene si adegua", ha chiosato la parlamentare europea della Lega.