medio oriente
Tagadà, Federico Rampini condanna il massacro di Hamas in Israele
Le atrocità compiute da Hamas in Israele sono sotto gli occhi di tutti. Se n'è parlato nel corso della puntata di Tagadà in onda l'11 ottobre su La7. Ospite in studio Federico Rampini che ha condannato senza se e senza ma l'aggressione di Hamas e le atrocità commesse anche nei confronti dei bambini israeliani.
"In comune con l'11 settembre c'è il fatto di colpire alla cieca la popolazione civile - ha detto Rampini rispondendo alle domande di Tiziana Panella - Anche i 3mila morti dell'11 settembre furono civili. Questa volta, però, Hamas ha varcato una soglia di atrocità ancora superiore. I bambini bruciati sono l'olocausto nazista. Di fronte a certe scene di orrore non è possibile l'equidistanza. Quando le forze armate israeliane faranno vittime civili non prenderanno di mira apposta le vittime civili ma sarà l'atroce logica di guerra in cui si vuole colpire Hamas e si colpisce anche chi c'è intorno. I bambini bruciati sono pogrom e li facevano i nazisti. I palestinesi si sono dati una leadership corrotta e inefficiente dai tempi di Arafat. L'Autorità palestinese è un governo ladro, corrotto e incapace fu evidente già ai tempi di Arafat. Gran parte del mondo arabo non ne voleva più sapere di Hamas e perfino la causa palestinese era stata abbandonata. Molte classi dirigenti del mondo arabo guardavano a Israele come a un modello di modernità, un'economia ad alta tecnologia e volevano lavorare insieme a Israele e procedere in quella direzione per svoltare rispetto a una storia di povertà ed estremismo. I progetti modernizzatori del principe saudita, dei dirigenti degli Emirati Arabi e del re del Marocco andavano tutti nella direzione di dire basta voltiamo pagina. Israele è in mezzo a noi, conviviamo con Israele".