Stasera Italia
Porro a valanga: "Israele predatore? Va raccontata diversamente"
Lo Stato di Israele, ferito, ora assedia Gaza. Hamas minaccia di uccidere "pubblicamente" gli ostaggi civili israeliani se Israele continuerà i bombardamenti indiscriminati sulla Striscia di Gaza. "Qualunque attacco contro case di innocenti a Gaza senza preavviso o allerta determinerà l'esecuzione pubblica di un ostaggio", ha affermato il portavoce delle brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, in un comunicato. "L'esecuzione sarà di ostaggi civili, non militari, e sarà diffusa online", ha aggiunto. E questo non poteva non essere il tema con cui aprire l'ultima puntata di Stasera Italia. Il conduttore Nicola Porro, attraverso un editoriale-fiume, si è schierato nettamente contro qualunque tipo di violenza e contro una narrazione del conflitto che è "un insulto alla guerra e alla resistenza".
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"È incredibile quello che sta succedendo in Israele. Ve lo abbiamo raccontato in tutte le salse in questi giorni ma non abbiamo che raccontato soltanto l'inizio di una guerra", ha detto il giornalista in apertura di puntata. Ma Porro ha voluto attirare l'attenzione su un aspetto che, di fronte alla strage, stona: "C'è anche un'altra cosa incredibile, oltre agli 800 morti, ai 150 ostaggi, ai numerosissimi feriti e alle dichiarazioni di qualsiasi principio di civiltà occidentale. C'è qualcosa di incredibile anche in alcune reazioni e cioè che alla fine questa è una storia più lunga del filmato degli ultimi due giorni. Invece no, è una storia che va raccontata anche diversamente da come qualcuno sta facendo e cioè con Israele predatore in quell'area".
Il conduttore ha ricordato il video del rave che ha fatto il giro del web e ha lasciato gli utenti senza parole e ha continuato: "Un rave a poca distanza dalla Striscia di Gaza. Ragazzi che ballano e si divertono. Quello che avviene nei confronti di questi ragazzi è la morte dell'Occidente. Non c'è la ragione per quello che è avvenuto. Muoiono tutti, israeliani e non israeliani. Questa è una battaglia contro la civiltà. Poi mi dite se dobbiamo pensare al passato e non al presente". E ancora. Porro, con i dati alla mano, ha sottolineato che "un ragazzo su dieci di quelli che hanno partecipato al rave è morto". Poi ha travolto l'ex sindaco di Napoli: "Quando leggo quello che ha scritto De Magistris, che prendo come simbolo di quello che oggi non si dovrebbe fare. Il diritto alla resistenza? Ci sono cadaveri che giacciono in un mare di sangue e io sento parlare di diritto alla resistenza. È un insulto alla guerra e alla resistenza", ha concluso.