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Rai, Nunzia De Girolamo: “Con Avanti Popolo porto il pubblico in tv per riscoprire il dialogo”

Marida Caterini

Martedì 10 ottobre, in prima serata su Rai 3, Nunzia De Girolamo debutta come conduttrice del nuovo talk «Avanti popolo» che prende il posto di «Cartabianca». Si tratta di un nuovo spazio dedicato all’informazione che tratta temi legati all’attualità. La De Girolamo spiega il format ed il suo approccio.

Come si prepara al nuovo impegno in prima serata?
«Tanto impegno e tanto lavoro. Non è facile ideare un progetto televisivo completamente nuovo. Solitamente io non dormo tantissimo, vado a dormire sempre molto tardi. Questo mi aiuta, soprattutto nelle ore serali, a leggere ed approfondire. Nei mesi estivi, con "Estate in diretta", ho fatto una bella palestra di diretta televisiva. Sono certa che mi sarà molto utile anche per "Avanti Popolo"».

Perché il titolo «Avanti Popolo»?
«Perché è il vero senso del programma. Il popolo che viene avanti, che avanza ed è protagonista e non solo spettatore. Il pubblico, che è la parte centrale del mio programma televisivo, rappresenta anche il popolo che ci segue da casa. E che, a prescindere da come la pensi, credo possa essere quantomeno incuriosito nell'ascoltare una persona comune dibattere in tv su temi che ci interessano quotidianamente. E magari anche confrontarsi con i principali attori della scena pubblica del nostro Paese».

 



Sente la responsabilità di prendere il posto di Bianca Berlinguer?
«Entro in punta di piedi, con massimo rispetto, in una rete e in una serata non facile. Bianca la conosco da anni, sono stata spesso ospite nelle sue trasmissioni. È una grande professionista. Sicuramente non le manca il coraggio».

Qual è lo schema delle singole puntate?
«Seguendo l’attualità è sempre difficile avere uno schema rigido e fisso. Diciamo che avremo un blocco centrale che sarà anche quello divisivo. Una tematica forte, declinata attraverso servizi ed eventuali collegamenti, con ospiti in studio e l’ingrediente fondamentale del nostro popolo. In questi anni mi sono specializzata in interviste: sia l’"Estate in Diretta" che "Ciao Maschio", sono stati contenitori molto formativi. Per questo, non mancheranno i faccia a faccia. Che occuperanno un altro pezzo di puntata e, di certo, non saranno solo con personaggi politici. Anzi».

In cosa si distingue "Avanti Popolo" dagli altri talk presenti in tv?
«Nella parola che ha usato lei nella domanda: popolo. Che non è solo etimologia, ma anche sostanza. Non è facile trovare in giro gente che parla, si confronta, magari dibatte anche animatamente tenendo fede alle proprie convinzioni. È facile trovarla in rete, sui social, ma più difficile nella vita comune. Lei pensi in fila dal dottore, cosa succede? Il 90% guarda il telefono. Si parla poco, si dialoga sempre meno. Ad "Avanti Popolo" vorrei che si riscoprisse il dialogo».

 



Il martedì è una serata affollatissima di proposte: non teme la concorrenza interna ed esterna alla Rai?
«Non ho mai avuto sfide semplici e scontate. Il martedì non è certo una serata facile, questo mi pare evidente. Non è facile, ma le belle sfide mi hanno sempre affascinato».

Che si aspetta in termini di ascolto?
«Sono una tipica campana scaramantica. In questo sono molto classica. Senz’altro mi aspetto di fare un buon prodotto televisivo, anche per certi aspetti originale rispetto all’offerta di quella fascia. Questo è il mio obiettivo».

Ci saranno servizi esterni, ospiti in studio e in collegamento?
«Certo, abbiamo costruito già per la prima puntata dei servizi esterni. Abbiamo degli inviati molto in gamba. Hanno fatto un ottimo lavoro, anche su temi delicati che riguardano in primis i nostri figli, la generazione Z e non solo».

Parlerà anche il pubblico in studio?
«Non è facile da far passare come concetto, ma sarà soprattutto il pubblico ad avere una bella fetta di discussione. Ovviamente sarà accompagnato da opinionisti, artisti, politici e giornalisti. Ma, le assicuro, avrà un grande ruolo».

Vi occuperete anche di web e social?
«Ormai la tv è strettamente connessa al mondo social. Già dalle prossime puntate, analizzeremo quello che è il sentiment digitale in rete rispetto al nostro argomento centrale, che sarà lo stesso discusso dal pubblico in studio».