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Segre-Seymandi, si chiude il caso: pace fatta e intesa dopo la querela

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Si chiude il caso tra Cristina Seymandi e Massimo Segre, noti al pubblico italiano per il discorso in cui il commercialista, invece di annunciare le nozze in una festa a Torino, aveva svelato i tradimenti della compagna. Ed è Repubblica a fare il punto sulla situazione, in particolare sulle accuse di denaro spostato dai conti: “Un accordo riservatissimo e top-secret sarebbe stato raggiunto per mettere a tacere le reciproche irrequietezze e chiudere così ogni rimostranza avanzata”. 

 

 

Facciamo un passo indietro. La manager aveva sporto querela, ma anche Segre si era mosso per vie giudiziarie, agendo sul piano civile: “Si è rivolto al giudice con una procedura d’urgenza per chiedere il sequestro conservativo di circa 700 mila euro, che Seymandi avrebbe prelevato nel marzo 2021 da un conto in comune e spostato su un altro deposito. Seymandi aveva sostenuto che si fosse trattato di un’operazione temporanea e che quel passaggio di denaro fosse stato concordato, con tanto di screenshot della chat in cui lei gli mostrava la ricevuta bancaria e lui rispondeva ‘Ok, va bene’. Quel conto comune sarebbe stato di natura ‘familiare’ legata al rapporto di convivenza. Con - la ricostruzione del quotidiano - la fine della relazione, però, Segre rivoleva il denaro”. 

 

 

E dopo alcune udienze, durate pochi minuti, sono andate in scena trattative private tra i due fronti in causa: non sono state però resi noti i dettagli della stretta di mano, visto che c’è un vincolo di riservatezza. Repubblica parla di un accordo da cinque zeri, che farebbe anche cadere ogni procedimento penale. E così si è consumata la pace di uno dei casi diventati virali sui telefoni degli italiani, con il discorso di Segre che ha fatto il giro delle spiagge durante lo scorso agosto.

 

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