il rapper racconta tutto
Fedez rompe il silenzio sulla malattia: "Anche stimolazioni transcraniche"
Dopo giorni di silenzio assordante, Fedez è tornato a parlare. D'altronde solo ieri pomeriggio il rapper è stato dimesso dal Fatebenefratelli di Milano ed è tornato a casa. Al suo fianco, come sempre, la moglie Chiara Ferragni. Attraverso una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, il cantante ha raccontato dell'ultimo ricovero e del suo equilibrio psicofisico, spendendo parole di riconoscenza e di affetto per chi l'ha supportato e sottolineando come la mancata delicatezza di alcuni haters lo ferisca ancora. Fedez come sta? "Bene, rispetto a prima. Sono convalescente, ho perso molto sangue. La metà del sangue che avevo in corpo. La cosa più assurda è che quel mattino aveva un volo transoceanico. Se non mi fossi secondo quanto stava accadendo, sarei stato maschio sull'oceano, su un aereo diretto a Los Angeles, e non so come sarebbe finita", ammette l'artista.
Tutto è iniziato da un calo di pressione e da uno svenimento. "Mi sono reso conto di avere la melena", dice Fedez che, poi, spiega in modo più diretto: "In francese? Letteralmente 'ca**vo sangue'. E avevo l'emocromo a 7, anziché a 14. Così sono intervenuti d'urgenza, per fermare l'emorragia, cauterizzare, insomma fare tutto il necessario per fermare il sanguinamento delle ulcere. Ho dovuto anche fare due trasfusioni". Ma non è tutto. "Ho avuto un altro problema, un'emorragia ischemica sempre allo stomaco. Così hanno dovuto riaddormentarmi, e intervenire nuovamente", continua il rapper.
A questo punto il cantante rompe il silenzio e afferma di aver avuto anche altri problemi nel corso dell'estate: "Sostanzialmente molte malattie o disturbi di origine psicosomatica. Prima il fuoco di Sant'Antonio, poi forti gastriti da stress. Insomma, un generale stato di salute molto debilitato dallo stress. Il fatto di essere ricchi non ci rende immuni dalla paura o dallo stress emotivo. Nel mio caso aver avuto una diagnosi di tumore al pancreas a 33 anni è la ragione preponderante. Che poi, a pensarci bene, le malattie sono come la livella di Totò: non guardano in faccia a nessuno, e portano con sé ricadute anche sulla salute mentale che possono essere davvero importanti".
Fedez è un fiume in piena e si apre su temi delicatissimi soprattutto per i più giovani: "Ho attraversato una depressione acuta e mi ha aiutato tantissimo ad ascoltare le esperienze altrui, cioè come altri stavano o avevano una diagnosi nefasta. Sa perché avevo accettato l'invito di Francesca Fagnani a Belve? Perché volevo parlare, specie ai giovani ea chi si sente incompreso, di salute mentale. A me cercare un riferimento è servito moltissimo". Quali sono gli scenari? Il cantante sta facendo chemioterapia? "NO. L'esame istologico ha rilevato che non ci sono più cellule cancerogene, ma ovviamente non esiste medicina sicura al cento per cento. Per esempio in termini di recidiva. Forse anche per questo ho avuto una depressione acuta, sfociata in attacco ipomaniacale. Significa che arriviamo completamente a perdere la lucidità. Dunque per curarmi ho iniziato ad assumere degli psicofarmaci, che però talvolta non sono privi di effetti collaterali. Allora per curare gli effetti collaterali di un farmaco ti prescrive un altro farmaco, e così via. Il risultato è stato che balbettavo, tremavo, non riuscivo più a pensare lucidamente. Sono arrivato a un punto in cui ho dovuto smettere tutto di botto, avendo una cosa che si chiama effetto rimbalzo. Ho provato tantissime cose per star meglio, anche le stimolazioni transcraniche", conclude.