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Migranti, la soluzione definitiva di Sallusti: “Italia sotto scacco, paghiamo la Tunisia”

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Non si sbloccano definitivamente le trattative in corso con il resto dell’Europa per mettere fine all’emergenza migranti. E così i tempi si dilatano. Una situazione che porta Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, a dare la sua personale soluzione in un editoriale apparso sull’edizione del 7 ottobre del quotidiano: “Se non vogliamo prenderci in giro, l’unica soluzione concreta ed efficace che ha sempre funzionato è pagare i Paesi da dove salpano le flotte illegali, nel caso che più ci riguarda la Tunisia, perché loro facciano da argine. Bello? No. È nell’interesse nazionale? Certamente sì. Nel 2016 Angela Merkel volò ad Ankara con una valigetta contenente sette miliardi di euro che consegnò a nome dell’Europa al dittatore Erdogan perché la Turchia chiudesse la rotta balcanica che stava inondando la Germania di profughi. Prima di lei, Silvio Berlusconi fece più o meno la stessa cosa, ma con soldi solo italiani, con la Libia del colonnello Gheddafi. In entrambi i casi i flussi clandestini si fermarono il giorno dopo. Quello che non capisco è perché noi ci facciamo più scrupoli etici e politici di quanti se ne fece la Merkel. Perché il presidente tunisino Saied è un tiranno? Già, perché invece Erdogan è un sincero democratico…”.

 

 

Sallusti spiega che cosa ci sia dietro questo freno messo dall’Ue nei confronti di un’intesa con Saied e Tunisi: “Il motivo è che la sinistra europea e Francia e Germania hanno tutto l’interesse a tenere l’Italia sotto scacco, soprattutto in un anno elettorale. E per questo stanno boicottando il finanziamento comunitario di oltre un miliardo (prima rata 250 milioni) che Giorgia Meloni e la presidente Ursula von der Leyen hanno recentemente promesso a Tunisi. Bene, siccome le cose stanno così, perché non fare da soli? Ci costerebbe assai meno dei 3,5 miliardi che ogni anno spendiamo per fare fronte all’emergenza in casa nostra. Diciamolo chiaramente, libertà e sicurezza hanno un prezzo, c’è solo - l’analisi conclusiva - da decidere la convenienza. E a noi, a occhio, converrebbe pagare e chiuderla qui”.

 

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